IL CONTRATTO DI DOTTORATO Stampa
Maria Chiara Carrozza, rettore della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, parlando a Firenze in occasione della tappa fiorentina del tour di 'Giornata di consapevolezza europea' promosso dall'Istituto Dirpolis (diritto, politica, sviluppo) della Scuola Sant'Anna: ''E' necessario che arrivi al più presto una risposta chiara sul numero dei dottorandi attualmente senza borsa e, soprattutto, su quanto l'Italia investa sul dottorato di ricerca e sui dottorandi, che non possono essere considerati solo studenti. In termini di ricerca e di innovazione, da loro arriva un contributo assolutamente rilevante. Occorre fare chiarezza sulla questione dottorandi senza borsa, sono posizioni che apparentemente offrono un’opportunità ma che in realtà impongono un lavoro senza compenso e senza speranza per tre anni della vita di una persona, non si deve lavorare gratis all'università'. Io sono favorevole a quello che viene chiamato 'contratto di dottorato' e che considera il dottorando come un 'ricercatore in formazione', che pertanto assume una serie di responsabilità e di altrettante responsabilità si fa carico l'Università' presso di cui svolge attività di ricerca, appunto come ricercatore in formazione''.
(Fonte: ASCA 28-03-2012)