RECLUTAMENTO. RICERCATORI NON ASSUNTI Stampa

Sono i cosiddetti "Ricercatori fantasma" giovani che a Bari, L'Aquila, Siena, Urbino, Udine hanno vinto il concorso per ricercatore a tempo indeterminato. Da diversi mesi attendono però l'entrata in servizio ma gli Atenei sono impossibilitati a procedere alla loro assunzione a causa del superamento del limite del 90% nel rapporto tra assegni fissi (AF) e fondo di finanziamento ordinario (FFO). Questo accade nonostante i concorsi siano stati banditi quando gli atenei erano ancora "virtuosi", a valere su risorse finanziarie disponibili in bilancio.
Un gruppo di 19 "Ricercatori fantasma" dell'Universita' degli studi di Bari ha scritto una lettera aperta al ministro dell'Istruzione Profumo perché sblocchi la situazione consentendo in qualche modo a questi Atenei di procedere all'assunzione dei vincitori del concorso. ''Quello che le chiediamo – scrivono i ricercatori nella lettera al ministro – è di restituirci il diritto di poter scegliere della nostra vita dandoci delle risposte chiare e realistiche. Ci rivolgiamo a Lei perché in quest'ultimo anno nessuno è riuscito a darci risposte chiare su quello che realisticamente ci aspetta dopo la legge 1 del 2009''. In totale i ricercatori fantasma nei vari atenei dovrebbero essere circa 80 di cui 30 a Bari, 30 a Trieste, 11 all'Aquila, 1 a Urbino, 2 a Siena, 3 nel Piemonte orientale. I c.d. ricercatori fantasma si chiedono inoltre: ''L'aver vinto un concorso rappresenta ancora un diritto legalmente riconosciuto in questo Paese? E' ontologicamente corretto classificare come virtuoso o non virtuoso un Ateneo solo sulla base di parametri economici? Bloccare l'assunzione di un numero comunque esiguo di ricercatori, per i quali esisteva la copertura finanziaria al momento dell'emissione dei bandi, serve davvero a risollevare i conti dell'Ateneo? E' legittimo e costituzionale bloccare la nostra assunzione senza alcun vincolo temporale”.
(Fonte: www.blitzquotidiano.it 19-03-2012)