RECLUTAMENTO. EFFETTI DEL PIANO STRAORDINARIO PER IL RECLUTAMENTO DI PROFESSORI ASSOCIATI Stampa

Il piano straordinario di reclutamento ha validità triennale e, prescindendo dai tecnicismi relativi alla distribuzione temporale delle risorse, corrisponde in sostanza alla disponibilità di 80 milioni di euro annui per tre anni da destinarsi al reclutamento di associati. La cifra corrisponde a poco più di 600 P.O. (punti organico) annui. Tenuto conto del fatto che il 20% dei posti deve essere destinato a esterni (costo 0,7  P.O.) e l’80% a interni (costo 0,2 P.O.) il costo medio di ogni promozione è di 0,3 P.O., per cui le risorse disponibili corrispondono a circa 2.000 reclutamenti annui nella fascia degli associati (di cui almeno 400 esterni all’Ateneo reclutante).
Il piano straordinario inciderà significativamente, ma in misura ancora non decisiva, sull’ampiezza numerica della fascia dei ricercatori a tempo indeterminato.  Poiché il numero attuale dei ricercatori (inclusi gli ultimi concorsi ancora in corso) è di circa 25.000, l’effetto cumulativo di pensionamenti e promozioni porterà tale numero nell’arco di un triennio a circa 17.500, una quantità tale da esercitare un condizionamento ancora importante, nel secondo triennio, sulle reali prospettive di reclutamento, nella fascia degli associati, per i ricercatori a tempo determinato di tipo b) reclutati nel primo triennio, il cui numero dovrà quindi necessariamente contenuto per evitare effetti “collo di bottiglia” di cui i ricercatori a tempo determinato sarebbero inevitabilmente le prime vittime, tenuto conto anche del fatto che solo il 50% dei reclutamenti potrà avvenire per chiamata diretta, e per gli altri sarà inevitabile la competizione tra vecchi e nuovi ricercatori.
(Fonte: P. Rossi, roars.it 23-03-2012)