ABILITAZIONE SCIENTIFICA. LENTO PROCEDERE Stampa
La legge di riforma universitaria 240/10 prevede di adottare il regolamento per le abilitazioni scientifiche «entro tre mesi dall'entrata in vigore» (gennaio 2011) della medesima, un'«inderogabile» cadenza annuale dei bandi d'indizione e ogni due anni, nel mese di maggio l'avvio delle procedure per la formazione delle commissioni. Invece non siamo ancora a metà del guado. Infatti, nonostante il recente parere positivo del Consiglio di stato al decreto sui criteri di valutazione per commissari e aspiranti professori, a rallentare la procedura ci pensano diversi elementi ereditati proprio dalla legge 240/10. Innanzitutto l'attesa della norma che dovrà stabilire gli indicatori della produttività scientifica dei candidati per ogni area, giacché il piano di attuazione della riforma oltre ad essere ramificato in tre parti, chiamate rispettivamente a fissare la nuova architettura dei settori concorsuali (dm n. 336/11) le procedure per l'abilitazione nazionale (dpr 14/9/11) e i criteri di valutazione dei candidati e dei commissari, prevede quest’ulteriore passaggio (ancora inattuato) da parte dell'ANVUR. A questo si aggiunge l'ultimo provvedimento, «Schema di decreto legislativo recante disciplina per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche di bilancio e di reclutamento degli atenei» il cui termine per l'esame nelle commissioni parlamentari è fissato al prossimo 27 marzo e che, sulla base delle tabelle contenute, dimezza le possibilità di utilizzare le risorse lasciate da chi cessa di essere in servizio, riducendo, di fatto, le possibilità di reclutamento. A pesare, poi, su questo quadro c'è la farraginosità delle stesse procedure di abilitazione anche solo, ad esempio, per creare le commissioni chiamate a giudicare gli aspiranti prof oppure per emettere i bandi. Basti pensare che secondo la riforma universitaria la prima tornata per creare i futuri idonei sarebbe dovuta essere avviata entro trenta giorni dall'entrata in vigore del decreto sull'abilitazione (222) e, invece, entro novanta per il conseguimento dell'abilitazione. C'è poi da predisporre il bando per la presentazione delle domande di partecipazione che dovrà essere adottato, con decreto direttoriale. Le commissioni, poi, «sono tenute a concludere i propri lavori entro cinque mesi dalla pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale».
(Fonte: B. Pacelli, ItaliaOggi 06-03-2012)