GLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI FILIERA TERZIARIA PROFESSIONALIZZANTE NON ACCADEMICA CON ALTO TASSO DI OCCUPABILITA’ Stampa

"Sugli istituti tecnici superiori serve una svolta - ha confermato al Sole24Ore la ministra Azzolina -. Sono strategici per il Made in Italy e per i rilancio economico del Paese. Rappresentano una risorsa importantissima sia dal punto di vista occupazionale che di qualificazione del mondo del lavoro". In base al monitoraggio 2020, condotto dall'Istruzione, assieme a Indire, il tasso di occupabilità (o impiegabilità) dei diplomati Its ha raggiunto l'83% a un anno dal titolo (con picchi del 90-100%), e nel 92% dei casi si tratta di un lavoro coerente con il percorso di studio svolto in aula e "on the job". Il successo degli Its è rappresentato infatti da una didattica flessibile (fonte Indire), coerente con le esigenze del sistema produttivo e con le specificità dei territori. Il 70% della docenza proviene dal mondo imprenditoriale e le attività di stage e tirocinio rappresentano il 43% del percorso di studi. Il restante 57% di lezioni si svolge per il 26% in laboratori di impresa e di ricerca e nei laboratori 4.0 degli Its, divenuti un vero fiore all'occhiello, legati a Industria 4.0. Basti pensare che il 52% dei percorsi monitorati utilizza tecnologie abilitanti 4.0. Nonostante questi numeri, gli Its restano un settore di nicchia, rispetto a Paesi come Germania, Francia, Svizzera dove da decenni la filiera terziaria professionalizzante non accademica è ben strutturata, e con numeri decisamente più elevati. Il Ministero dell'Istruzione spiega che la ministra Azzolina ha chiesto un cospicuo finanziamento che interverrà almeno in quattro direzioni. Primo: sarà potenziato l'orientamento, a partire dalle medie per poi proseguire alle superiori, anche in relazione a un più generale potenziamento delle discipline Stem, coinvolgendo di più le ragazze. Secondo: scatterà un rafforzamento delle dotazioni strumentali e logistiche degli Its, a cominciare dai laboratori 4.0. Terzo: sarà snellita la governance, valorizzando il mondo produttivo (per le imprese, specie le pmi, che si affacciano agli Its, sono previsti incentivi ad hoc). Quarto: sono allo studio "passerelle" con le università, riconoscendo ai chi frequenta gli Its un numero di crediti utilizzabili poi per conquistare una laurea triennale. (F: C. Tucci, IlSole24 Ore 22.10.20)