NECESSARIE UNIVERSITÀ TECNICHE COME LE FACHHOCHSCHULEN TEDESCHE Stampa

Le Fachhochschulen o Università di scienze applicate, sono istituti professionali universitari che la Germania ha istituiti quando ha verificato che la mancanza di tecnici specializzati stava frenando il sistema industriale e che le vecchie scuole professionali non servivano a formare queste nuove figure di alto livello tecnico mentre potevano continuare a istruire personale non bisognoso di approfondite conoscenze digitali. Questa finestra scolastica, sostengono in Germania, ha avuto (e sta avendo) un ruolo fondamentale nello sviluppo industriale che deve confrontarsi con una competitività internazionale basata sulla capacità d'innovazione e di automazione dei processi produttivi. La Germania ha investito risorse ingenti in tale progetto, avendo chiari gli obiettivi. Ed è riuscita così anche a dare un futuro a gran parte dei propri giovani, con l'asticella della disoccupazione giovanile a livello fisiologico.
Un esempio che qualche economista ha proposto di ripetere in Italia e in effetti nel 2010 sono nati gli Istituti tecnici superiori (ITS). Ma fatta e festeggiata la legge è subentrato il disinteresse: da parte della politica, che guarda solo al proprio ombelico e non ha erogato i finanziamenti necessari per fare decollare le nuove strutture scolastiche, ma anche da parte degli imprenditori che raramente riescono a volare alto e a interpretare l'interesse generale (che sarebbe anche il loro). In verità c'è qualche eccezione che cerca di emergere qui e là. Ma si tratta, appunto, di eccezioni. Se i nostri denari anziché in leggi per sussidi e prebende, fossero stati investiti nell'istruzione, con l'avvio di università tecniche come le Fachhochschulen tedesche, non vi sarebbe una disoccupazione giovanile intrecciata a una scarsa competitività e a un'attività industriale in recessione. (F: C. Valentini, ItaliaOggi 25.08.20)