RICERCA. IL BANDO FIRB E IL CRITERIO CHE UTILIZZA L'ISSN E L'ISBN Stampa
Al lettore più distratto potrebbe sembrare che il bando FIRB, riservato ai giovani ricercatori, non abbia problematiche. Purtroppo dovrà ricredersi. Alcuni elementi del bando FIRB sono comuni al PRIN (preselezione da parte dell'università), ma alcuni elementi sono diversi e nuovi rispetto alle tornate precedenti. Il bando FIRB introduce un criterio concernente le pubblicazioni che i partecipanti devono possedere all'atto della domanda. Purtroppo, le pubblicazioni sono valutate sulla base dell'assegnazione dell'ISSN o dell'ISBN e non, come molti avrebbero auspicato, su una distinzione tra riviste internazionalmente riconosciute e capitoli di libri editi dalla casa editrice del quartiere. Quasi tutto ciò che è pubblicato ha un ISSN o ISBN. Qualsiasi rivista, qualsiasi libro. Anche il Corriere Ortofrutticolo ha l'ISSN (per essere precisi ISSN numero 1720-4828). Inoltre, il bando FIRB prevede il requisito minimo di 15 pubblicazioni dotate di ISSN o ISBN per la linea d’intervento 3 e rispettivamente 5 e 10 per le linee d’intervento 1 e 2 affinché sia possibile presentare domanda in qualità di responsabile scientifico o capo unità. Utilizzando questo criterio la maggior parte degli assistant professor (e non solo) di università prestigiose come Harvard, MIT, Yale, Berkeley, Stanford, Chicago, ecc. non potrebbe fare domanda. Normalmente chi punta a svolgere ricerca di qualità, sia in economia sia in altri settori disciplinari, ha poche pubblicazioni (ma di alta qualità) soprattutto nella fase iniziale della propria carriera accademica. L'ISSN e l'ISBN sono dei meri codici identificativi. Il criterio che utilizza l'ISSN e l'ISBN è un criterio puramente quantitativo e non qualitativo. E' facile prevedere che molti validi ricercatori non parteciperanno al FIRB perché, pur avendo pubblicazioni di qualità, non raggiungono il minimo richiesto che invece sarà raggiunto da ricercatori che hanno privilegiato la quantità a discapito della qualità. Dopo aver chiesto chiarimenti al ministero, ci è stato detto che questo criterio è stato stabilito da esperti scientifici, ovvero dalla commissione FIRB nominata da organi elettivi del mondo accademico italiano, e che il CUN (Consiglio Universitario Nazionale) non ha mosso alcuna obiezione al limite di 15 pubblicazioni dotate di ISSN o ISBN.
(Fonte: P. Buonanno e F. Drago, http://noisefromamerika.org/ 22-01-2012)