RAPPORTO DELL’IMPERIAL COLLEGE: «IN ITALIA SALVATE 38 MILA VITE» DALLA COVID-19 Stampa

«Troviamo che il rallentamento della crescita dei decessi segnalati quotidianamente in Italia sia coerente con un impatto significativo degli interventi attuati diverse settimane prima. In Italia, stimiamo che il numero di riproduzione effettiva, Rt, sia sceso a quasi 1 intorno al momento del blocco (11 marzo), anche se con un alto livello di incertezza», così scrivono gli scienziati dell'Imperial College di Londra. In particolare «in Italia e in Spagna, dove l'epidemia è in fase avanzata, sono stati evitati rispettivamente 38.000 [13.000-84.000] e 16.000 [5.400-35.000] morti». L'intervallo tra parentesi si riferisce a una forbice statistica: significa che nel nostro Paese ad oggi (31.03.20) grazie alle misure di contenimento sono stati evitati un numero di morti che va da un minimo di 13 mila a un massimo di 84 mila, dove 38 mila è il valore medio più credibile. «Questi numeri danno solo i decessi evitati che si sarebbero verificati fino al 31 marzo. Se dovessimo includere i decessi degli individui attualmente infetti in entrambi i modelli, che potrebbero verificarsi dopo il 31 marzo, allora i decessi evitati sarebbero sostanzialmente più elevati» aggiungono gli scienziati, secondo i quali le misure sono riuscite a ridurre il tasso di trasmissione del Covid-19 dal 3,87 iniziale a poco più di 1 (affinché l'epidemia si fermi e il virus scompaia deve scendere sotto 1). (F: E. Tebano, CorSera 31.03.20)