I MEDICI POTRANNO LAVORARE FINO A 70 ANNI E GLI SPECIALIZZANDI ESSERE INQUADRATI A TD GIÀ DAL TERZO ANNO Stampa

Nel decreto 1000proroghe figurano una serie di interventi destinati al settore della sanità. In particolare l'obiettivo è disciplinare i meccanismi di entrata e di uscita dal mondo del lavoro stante l'introduzione di quota 100. Per questa ragione un emendamento del governo stabilisce la facoltà per i medici di restare in servizio anche una volta superati i 40 anni di attività, ma comunque non oltre i 70 anni di età. Via libera anche alla misura che consente ai medici specializzandi di essere inquadrati a tempo determinato e con orario parziale già dal terzo anno di corso.
Proprio nei giorni in cui si discute del decreto milleproroghe che consente ai medici specializzandi di essere inquadrati a tempo determinato e con orario parziale già dal terzo anno di corso, non viene mascherata la preoccupazione degli Ordinari e dell'ex Rettore, Luigi Frati, nel riflettere sui cambiamenti del percorso formativo dei medici e del loro ingresso nel mondo del lavoro. Si tratta di un vero e proprio inquinamento del percorso specialistico, ricordando che la nostra Costituzione prevede che la Formazione universitaria risponda a logiche nazionali e non possa essere differenziata a livello regionale. «Si tratta di una mortificazione della formazione specialistica. Uno specializzando iscritto al terzo anno, dopo solo 24 mesi di specializzazione, è davvero pronto ad entrare nel mondo del lavoro esercitando una professione delicata e complessa come quella del cardiologo?». (F: Messaggero Salute 19.02.20)