LE RAGIONI DEL DECLINO Stampa
Il declino dell'Italia è cominciato parecchi anni fa ed è il risultato della riluttanza con cui la sua classe politica e la sua società hanno affrontato i problemi della modernizzazione. Sono state conservate aziende improduttive per compiacere interessi clientelari ed elettorali. Sono stati elargiti benefici (pensioni d'invalidità, pensioni di anzianità) a chi non aveva il diritto di goderne. E stata premiata la mediocrità ed è stato punito il merito. Sono state ritardate o male applicate tutte le riforme che avrebbero intaccato i privilegi delle grandi corporazioni, dai sindacati agli ordini professionali. È stato permesso che il controllo dei voti, soprattutto nelle regioni meridionali, restasse nelle mani di persone che avevano rapporti diretti o indiretti con ambienti criminali. La somma di questi fattori ha progressivamente diminuito il prestigio del Paese nel mondo e il suo peso economico. Si è considerevolmente ridotta la presenza italiana in settori strategici come la chimica e l'informatica. La crescita dell'economia nazionale, soprattutto nell'ultimo decennio, è stata molto modesta. E il Paese ha lungamente vissuto al di sopra dei propri mezzi.
(Fonte: S. Romano, Corsera 11-12-2011)