"HORIZON 2020": PROPOSTA DI NUOVA STRATEGIA COMUNITARIA PER RICERCA E INNOVAZIONE Stampa
La Commissione europea ha presentato il 30 novembre 2011 Horizon 2020, un nuovo programma per rilanciare la ricerca, l'innovazione e la competitività europea per il quale è stato proposto un finanziamento complessivo di 80 miliardi di euro, destinato a raggruppare l'insieme degli investimenti comunitari in materia. Gli interventi si concentreranno su tre obiettivi chiave: sostegno ai progetti scientifici (24,6 miliardi di euro con aumento del 77% dei fondi al Consiglio europeo della Ricerca); consolidamento del primato industriale nell'innovazione (17,9 miliardi di euro, dei quali 13,7 alle tecnologie di punta e per un più ampio accesso al capitale delle PMI); soluzione dei principali problemi comuni a tutti gli europei, tra cui sanità, evoluzione demografica e benessere, sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, ricerca marina e marittima, energia sicura, clima. Sono parti integranti dell'intero progetto l'European Institute of Innovation & Technology (EIT) e le Azioni Marie Curie (€5,75 miliardi il budget proposto, 21% in più rispetto allo scorso anno), in quanto sostengono lo sviluppo delle qualifiche, la formazione e le carriere dei ricercatori. In particolare l'EIT, istituito nel 2008 come organo indipendente dell'Unione europea e che opera attraverso partenariati transfrontalieri (denominati KICs - Knowledge and Innovation Communities) in 16 siti europei, svolge un'attività complementare ad altre iniziative nell'ambito dell'istruzione e della ricerca. Con un finanziamento proposto di 2,8 miliardi di euro (rispetto ai 309 milioni finora complessivamente erogati), avrà un ruolo di rilievo nell'avvicinare tra loro istituti di eccellenza dell'istruzione superiore, centri di ricerca e imprese per creare gli imprenditori di domani. L'agenda per i prossimi anni, illustrata dal Commissario Androulla Vassiliou, oltre a consolidare le comunità della conoscenza già attivate (cambiamenti climatici, energia sostenibile e tecnologie dell'informazione e della conoscenza), ne istituirà delle nuove, suddivise in due fasi:
1°gruppo per il 2014 (miglioramento qualitativo della vita, alimentazione per il futuro, materie prime); 2° gruppo per il 2018 (industria manifatturiera ad alto valore aggiunto, società sicure e intelligenti con impiego innovativo delle TIC, mobilità urbana). In particolare sarà dato slancio alla creazione di 600 start-up, nonché alla formazione di 25.000 studenti e 10.000 dottorandi in nuovi percorsi, che sappiano coniugare studi scientifici di eccellente livello ed elementi imprenditoriali.
Le misure proposte dovranno essere approvate dal Consiglio e dal Parlamento europeo entro la fine del 2013.
(Fonte: M. L. Marino, http://www.rivistauniversitas.it/ 16-12-2011)