FINANZIAMENTI. FIRB E PRIN. ANNUNCI DEL MINISTRO PROFUMO Stampa
A margine di un convegno sulla valutazione (Roma 07-12-11), il ministro Profumo ha sottolineato come per scuole e università la certezza su tempi e quantità dei fondi sia importante al pari della loro entità, mostrando di essere sensibile all’argomento, anche al fine di una corretta ed efficiente gestione dei bilanci dei singoli atenei. Profumo non ha mancato di confermare, come aveva fatto pochi giorni fa agli studenti del CNSU, che i fondi a disposizione del suo dicastero sono pochi, aggiungendo che a suo giudizio ci sono ancora inefficienze nella spesa su cui si può intervenire. A questo scopo ha annunciato l’intenzione di procedere a un’attenta valutazione dei bilanci al fine di “reingegnerizzare” le risorse. Un altro campo d’azione annunciato dal ministro per reperire fondi da destinare al sistema accademico e della ricerca è il ricorso ai fondi strutturali, ampliando all’intero Paese quello che già avviene per le regioni dell’obiettivo convergenza. «Voglio usare bene le risorse che ci sono. Finora - ha aggiunto il ministro - non è stato fatto. C'è poca attenzione al controllo della spesa. Non si curano i dettagli. Invece chi governa dovrebbe avere a cuore che ogni euro sia impiegato bene. E solo a quel punto chiedere più risorse». «Dal punto di vista tecnologico l'Italia - ha sottolineato Profumo - è rimasta nel vecchio millennio. La pubblica amministrazione non ha investito in de-materializzazione, semplificazione, tecnologie. Sono convinto che a parità di risorse, semplicemente spostandone una quota su questi versanti, si possano rilanciare formazione e ricerca».
A proposito dell'assegnazione delle risorse, il ministro Profumo ha specificato che per il 2012 si proseguirà secondo le procedure utilizzate fino ad oggi. Ma «anticiperemo i tempi per la distribuzione del Fondo di funzionamento ordinario per il 2012 – ha annunciato Profumo - Sarà un fondo abbastanza ricco per un totale di 7 miliardi e mezzo di euro. Ciascun Ateneo nella sua autonomia avrà i fondi per le spese di funzionamento, per le infrastrutture e per la ricerca».
Nei primi mesi del 2013, poi, si procederà all'assegnazione delle risorse del Fondo per la formazione mentre per la ricerca si attenderanno i risultati della VQR. Le nuove procedure di assegnazione entreranno tuttavia a regime nel 2014. Per la ricerca, ha chiarito il ministro, sono previsti due bandi (il FIRP giovani per un valore di circa 53 milioni di euro e il PRIN, valore 170 milioni di euro) attraverso i quali "vogliamo fornire ai nostri ricercatori una 'palestra' che li prepari al confronto con l'Europa nei prossimi anni". Profumo ha tenuto a ribadire che nel 2014 il nuovo assetto del sistema italiano della ricerca entrerà a regime per successivi step, e in tempo per rispettare le prescrizioni del programma Horizon 2020, che prevede un finanziamento complessivo di 80 miliardi. Per il titolare del MIUR in questo modo l’Italia dovrebbe essere in grado di ottenere un buon ritorno dai 12 miliardi investiti.
Il ministro ha confermato che i tecnici del suo dicastero stanno prendendo in esame la questione delle rette che in molte università, i cosiddetti “atenei fuorilegge“, sforano il 20 per cento dell’ammontare dei fondi stanziati dallo Stato. Dopo l’analisi dello “storico” per i singoli atenei – ha annunciato Profumo – adotteremo i provvedimenti necessari”.
(Fonti: R. Lupoli, università.it 07-12-2011; A. Rossi, La Stampa 09-12-2011; Adnkronos 20-12-2011; AGI 20-12-2011)