RICERCATORI. RI.UNI.BA. PROPONE INCONTRI SU DIDATTICA, RICERCA, DIRITTO ALLO STUDIO, FORMAZIONE PERMANENTE E FINANZIAMENTO |
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RI.UNI.BA, un movimento di Ricercatori dell'Universita' e del Politecnico di Bari istituitosi nel 2009 vuole invitare tutti gli Atenei italiani a mobilitarsi organizzando nel 2012 incontri nazionali al Sud, al Centro e al Nord che vertano su 3 temi fondamentali: 1) didattica-ricerca, 2) diritto allo studio e formazione permanente, 3) finanziamento. Il RIUNIBA fa appello a tutte le organizzazioni dei docenti, dei ricercatori e dei precari che hanno sollecitato un rilancio della ricerca negli ultimi anni, a mobilitarsi in tutti gli atenei italiani per creare apposite commissioni di lavoro sui tre temi. Propongono in particolare alle Università meridionali di avviare questo percorso facendosi carico del primo tema, ossia della didattica e della ricerca, e invitano a creare un coordinamento meridionale che curi la preparazione di un incontro che potrebbe svolgersi a Bari nel marzo-aprile 2012. Auspicano che gli atenei del Centro e del Nord si vogliano fare carico degli altri due temi e che ne risulti alla fine un disegno nuovo dell’Università italiana, capace di offrire un riferimento culturale alle forze politiche che vogliano davvero rilanciare la ricerca e l’innovazione. (Fonte: mininni@dm.uniba.it 08-12-2011) |
DOTTORATO DI RICERCA. ANALISI DELL’ADI |
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L’ADI (Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani) è impegnata costantemente nel seguire e valutare l’applicazione dell’art. 19 della L. 240/10, relativo al dottorato di ricerca. Ad oggi è stata pubblicata una seconda bozza del Regolamento (datata 27 settembre 2011, sulla quale vengono redatte le seguenti considerazioni), oltre ad alcune indiscrezioni giornalistiche e ad alcune proposte emerse nel corso di incontri tra la Segreteria nazionale dell’ADI e gli uffici tecnici del MIUR e nelle riunioni del CNSU. Analisi del regolamento relativo al dottorato di ricerca in attuazione della legge 240/10, a cura della Segreteria nazionale, coordinamento di Francesco Vitucci. (Fonte: ADI www.dottorato.it 22-10-2011) |
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DOTTORATO DI RICERCA. NUMERO DI POSTI SENZA BORSA |
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L’Università di Napoli “Federico II” ha bandito i primi concorsi di dottorato in cui il numero dei posti di dottorato senza borsa supera quello dei posti con borsa. Prima dell’approvazione della legge 240/2010 (legge Gelmini) ciò non sarebbe stato possibile, visto che l’art. 5, comma c, della legge 210/1998 stabiliva che almeno la metà dei posti di dottorato messi a concorso doveva essere coperta da una borsa di studio. Il limite in questione è stato abrogato dall’art. 19 della Legge Gelmini, ma l’ADI ritiene comunque che questi bandi siano illegittimi. Essi sfruttano, infatti, il vuoto normativo creatosi tra l’emanazione della Legge Gelmini e l’approvazione del Regolamento di dottorato, attuativo dell’art. 19, che si trova all’esame del Consiglio di Stato. (Fonte: ADI www.dottorato.it/adi/notizie 29-11-2011) |
«I giovani che entrano in un ciclo di dottorato - spiega Claudio Gentili, direttore Education di Confindustria - sono in media 12mila ogni anno: di loro soltanto uno su quattro sarà assorbito nelle carriere accademiche». A disperdersi, invece, le competenze degli altri, il 75% del totale. «Uno spreco enorme - evidenzia Gentili - se si considera la necessità di innovazione e competitività delle nostre imprese». La cornice di riferimento è la riforma del terzo livello della formazione superiore, approvata da quasi un anno ma in attesa di diversi decreti attuativi, tra cui figura anche il regolamento per la disciplina dei dottorati di ricerca, ora sul tavolo del nuovo ministro Francesco Profumo, dopo la firma di Mariastella Gelmini e i pareri positivi di ANVUR (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) e CUN (Consiglio universitario nazionale). Una misura diretta a sfoltire e razionalizzare gli oltre 2mila dottorati esistenti, tagliando i corsi al di sotto di standard minimi di qualità, che però consente alle università di attivare percorsi di dottorato in collaborazione con le imprese, attraverso specifiche convenzioni. «Creando consorzi con gli atenei - osserva Gentili - le imprese diventano "soggetti attivatori" di dottorati». Il potenziamento del dottorato in azienda, oggi ancora una rarità, è uno degli otto punti dell'accordo firmato tra l'associazione degli industriali e la Conferenza dei rettori: l'obiettivo è rafforzare il numero di percorsi collegati con la domanda delle imprese e incentivarne il finanziamento da parte delle stesse. (Fonte: F. Barbieri, Il Sole 24 Ore 21-11-2011) |
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