Home 2011 20 Novembre
20 Novembre
Tunisia. Intimidazioni degli integralisti ai docenti PDF Stampa E-mail
I docenti universitari tunisini hanno denunciato il moltiplicarsi delle intimidazioni, all'interno degli atenei, da parte di integralismi islamici senza che a questa situazione ci sia un’adeguata risposta da parte dello Stato. Secondo quanto riferisce il sito Business News, i docenti hanno denunciato come la loro sicurezza non sia garantita nei confronti di persone che entrano negli atenei, non avendone titolo, e li aggrediscono verbalmente e fisicamente prendendo a pretesto la religione. Spesso alla base delle intimidazioni, è stato detto nel corso della riunione, c'è il modo di vestire di docenti e studenti. Ma sono stati citati anche dei casi in cui studenti integralisti hanno contestato alcune lezioni per il loro contenuto che non rispetterebbe la religione.
(Fonte: www.tio.ch/Estero/News 03-11-2011)
 
Riforma universitaria e autonomia didattica PDF Stampa E-mail
Tra il 1996 e il 2000, l’università italiana è andata incontro a un profondo processo di riforma. Dopo decenni d’immobilismo, le sue strutture e logiche di funzionamento hanno cominciato a mutare, al punto da segnare una cesura con l’università così come l’abbiamo conosciuta fino ad anni recenti. La ricerca presentata nel volume offre un’analisi in profondità del processo con cui la riforma dell’autonomia didattica – punto di partenza della più ampia riforma universitaria – è stata costruita. Tranne poche eccezioni, di questa riforma si è scritto molto in termini impressionistici e basati su opinioni personali, quasi sempre pregiudizialmente negativi e quasi mai informati. Sulla base di evidenze empiriche e attraverso la voce di coloro che ne sono stati i protagonisti, questa ricerca analizza come la riforma della didattica sia stata elaborata, attuata normativamente e implementata operativamente. Attraverso interviste in profondità con gli attori direttamente coinvolti nel processo di riforma, fonti documentarie e uno studio di caso relativo all’attuazione della riforma in quattro facoltà e in un corso di laurea di un grande ateneo del Nord Italia, l’analisi mette in luce le condizioni, le dinamiche e le logiche che stanno alla base del modo in cui la riforma è stata pensata, costruita e realizzata.
(M. Vaira, “La costruzione della riforma universitaria e dell'autonomia didattica“, idee, norme, pratiche, attori. isbn 978-88-7916-470-2. pp. 212. LED Edizioni Universitarie di Lettere Economia Diritto. Milano. 2011. Testo integrale)
 
La professione accademica in Italia PDF Stampa E-mail
Scorrendo quotidiani, periodici e varie altre pubblicazioni di questi ultimi anni si ha l’impressione che i professori e i ricercatori delle università italiane non godano di buona stampa. Raramente, tuttavia, giudizi negativi e critiche si fondano su analisi approfondite e di ampia portata e, ancor più raramente, gli accademici sono direttamente interpellati sul loro lavoro tramite le tecniche di rilevazione delle informazioni che le scienze sociali mettono a nostra disposizione. A questa mancanza vuole rimediare l’indagine di cui questo volume dà conto. In un periodo di cambiamento dell’università e del lavoro accademico, l’indagine affronta i principali aspetti della professione accademica: la formazione dei docenti e dei ricercatori, il loro lavoro e la soddisfazione per il lavoro, il futuro della professione, le attività d’insegnamento e il giudizio sulla riforma degli ordinamenti didattici, le attività di ricerca e le risorse disponibili per la ricerca, la produzione scientifica e la sua valutazione, la relazione tra gli accademici e le loro università, l’influenza dei docenti sulla vita organizzativa degli atenei e il controllo esercitato sul lavoro di docenti e ricercatori tramite la valutazione. Oltre a mettere in luce le somiglianze e le differenze interne alla professione accademica in Italia, l’indagine – grazie alla disponibilità dei dati del progetto internazionale «The Changing Academic Profession» – offre l’opportunità di confrontare gli atteggiamenti e i comportamenti degli accademici italiani con quelli dei loro colleghi di altri paesi europei.
(“La professione accademica in Italia”. Aspetti, problemi e confronti nel contesto europeo. A cura di Michele Rostan. ISBN 978-88-7916-493-1. pp. 192 LED Edizioni Universitarie di Lettere Economia Diritto. Milano. 2011. Testo integrale)
 
UNIBO. Il neoministro Profumo dall'Alma Mater al MIUR PDF Stampa E-mail
Francesco Profumo entra nella squadra di Governo dopo una lunga carriera accademica. Rettore del Politecnico di Torino dall'ottobre 2005, Profumo, nominato ministro dell'Istruzione, ha un curriculum in cui figura anche un incarico come docente sotto le Due Torri. Dal '95 al '97, infatti, è stato professore ordinario di Azionamenti elettrici, nei corsi di laurea di Ingegneria Elettronica e Meccanica, alla facoltà di Ingegneria dell'Alma Mater. Ed è stato ospite in diversi convegni, anche nei mesi scorsi. «Istruzione, università e ricerca sono i cardini per garantire al paese un futuro più solido e maggiori opportunità per i nostri giovani — ha detto il neo ministro — cercherò di mettere a frutto le mie esperienze maturate con studenti e ricercatori al politecnico e ora al Cnr».
(Fonte: Il Resto del Carlino Bologna 17-11-2011)
 
UNIBO. Più cooperazione con Pechino e Shanghai PDF Stampa E-mail
Bologna intensifica i rapporti con le università cinesi. Il rettore dell'ateneo Ivano Dionigi ha ricevuto in mattinata le delegazioni dell'Universita' Renmin di Pechino e della Tongji di Shanghai per potenziare i rapporti di cooperazione multilaterale che vedono coinvolti le Università, la Commissione Europea, i governi italiano e cinese. L'incontro all'Alma Mater avviene a pochi giorni dall'insediamento ufficiale del Comitato scientifico "Regione Emilia-Romagna - Tongji", al quale partecipano i rappresentanti delle università della regione, finalizzato a orientare e promuovere la collaborazione tra l'Universita' di Shanghai, i centri di ricerca e innovazione e le aziende del territorio. Nello specifico, con l'Universita' di Tongji è stato rinnovato l'accordo quadro ed è stata impostata la convenzione che prevede il corso di laurea magistrale in Automation Engineering, conseguenza della laurea triennale nell'ambito del progetto AlmaTong. La serie d’incontri che ha visto protagonisti i vertici dell'ateneo shanghainese porterà anche allo sviluppo dei rapporti di collaborazione per i dottorati e i progetti di ricerca nel settore ingegneristico e dell'automazione, ma anche in nuove discipline quali i new media (Dipartimento di Musica e Spettacolo e di Scienze della Comunicazione) e sulla proprietà intellettuale. Sul fronte new media la direttrice del Dipartimento Media della Tongji, Wang Li, dopo aver visitato il Dams (il Dipartimento di Scienze della Comunicazione) e la Cineteca, ha proposto accordi di mobilità tra docenti di cinema e mass media che si potrebbero allargare a scambio di studenti e ad accordi di ricerca e nel campo della didattica.
(Fonte: AGI 11-11-2011)
 
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