Home 2011 20 Novembre
20 Novembre
Studenti. Rette d’iscrizione. Aumenti? PDF Stampa E-mail
Lo scambio tra la Ue e il governo italiano sulle riforme riguardanti il sistema universitario italiano inizia con la lettera che Berlusconi ha portato con sé per gli incontri di Cannes. Ecco che cosa diceva sull'università: «Si amplieranno autonomia e competizione tra università. Si accrescerà la quota di finanziamento legata alle valutazioni avviate dall'ANVUR e si accresceranno i margini di manovra nella fissazione delle rette d’iscrizione, con l'obbligo di destinare una parte rilevante dei maggiori fondi a beneficio degli studenti meno abbienti. Si avvierà anche uno schema nazionale di prestiti d'onore. Da ultimo tutti i provvedimenti attuativi della riforma universitaria saranno approvati entro il 31 dicembre 201». «Autonomia e competizione» costituiscono, in accoppiata o singolarmente, uno slogan cui possono essere dati significati contrastanti. Ha invece un contenuto ben definito la proposta di accrescere «i margini di manovra nella fissazione delle rette d’iscrizione con l'obbligo di destinare una parte rilevante dei maggiori fondi a beneficio degli studenti meno abbienti». Per capire perché si parla di «margini di manovra», bisogna ricordare che attualmente le università italiane possono "liberamente" fissare le tasse universitarie, purché sia rispettata la regola che impone che le entrate derivanti dalle tasse d’iscrizione non superino il 20% delle entrate derivanti dal finanziamento pubblico ordinario. Pertanto i «margini di manovra nella fissazione delle rette d’iscrizione» sono molto ristretti. Il govemo proponeva di ampliare questi margini, in modo però che l'aumento delle entrate fosse destinato a beneficio degli studenti meno abbienti, presumibilmente offrendo borse di studio a un maggior numero di studenti o aumentando l'importo delle borse stesse. A questi propositi l'Ue ha risposto con la domanda N. 15 nell'elenco delle "39 domande": Che cosa significa, in pratica, e cosa implica la «maggior libertà nello stabilire le tasse universitarie»? Nella risposta del governo Berlusconi a questa domanda del problema delle tasse d’iscrizione non si parla più. L'unico accenno è il seguente: «Per quanto riguarda le tasse d’iscrizione due misure previste dalla Legge 240 e dai suoi decreti attuativi sono di particolare importanza. La legge ha delegato al Ministro la riforma del Diritto allo Studio, il decreto legislativo in applicazione di questa delega stabilisce che, al di là del limite garantito dallo Stato, le Regioni e le università possono stabilire limiti di accesso diversi alle borse di studio basati sul merito, per gli studenti più capaci e meritevoli anche se privi di mezzi Il nuovo fondo coprirà anche le tasse di iscrizione degli studenti più bravi a beneficio diretto delle migliori università». Per quel che si capisce, qui si parla indirettamente del Fondo per il Merito previsto, ma non finanziato, dalla Legge Gelmini. Nulla invece riguarda l'ampliamento dei margini di manovra per la fissazione delle tasse d’iscrizione.
(Fonte: A. Figà Talamanca, Il Riformista 17-11-2011)
 
Studenti. In Italia 4 studenti su 10 studiano e lavorano contemporaneamente PDF Stampa E-mail
In Italia circa 4 studenti universitari su dieci studiano e lavorano. La percentuale è pari al 39% del totale, stabile da tre anni, dopo un periodo di contrazione a ridosso della riforma universitaria. E' quanto emerge dall'indagine comparata in 25 paesi europei ''Social and economic conditions of student in life Europe - Eurostudent IV 2008 - 2011'', presentata oggi a Milano dalla Fondazione Rui, insieme con alcuni dati della sesta indagine Eurostudent sulle condizioni di vita e di studio degli studenti universitari italiani.  Tuttavia, rispetto agli anni '90 il lavoro studentesco appare oggi meno diffuso. Rispetto a quel periodo l'Indagine Eurostudent aveva rilevato una crescita importante degli studenti con un lavoro, tanto da rappresentare la maggioranza assoluta della popolazione studentesca, con trend analogo a quello presente in tutti i maggiori paesi europei.  Il lavoro saltuario / occasionale (23,2%), oggi è diventato prevalente rispetto al lavoro continuativo (16,4%), con un sostanziale cambiamento rispetto agli anni novanta. Il lavoro appare più diffuso fra gli studenti di origine sociale non privilegiata, con una percentuale del 41,7%; anche fra gli studenti in condizione privilegiata, ovvero con genitori laureati, il lavoro retribuito è ampiamente diffuso, con il 29,8% dei casi, una conferma che non si lavora soltanto per una motivazione economica.
(Fonte: www.ustation.it 11-11-2011)
 
Studenti. Vinto ricorso a TAR per tasse troppo alte PDF Stampa E-mail
Vittoria dell'Udu, l'unione degli studenti, contro l'innalzamento eccessivo delle tasse universitarie. La sentenza del Tar Milano ha infatti condannato l'Università degli studi di Pavia a risarcire tutti gli studenti del proprio ateneo per aver aumentato le tasse, nell'anno accademico 2009-10, oltre il limite previsto dalla legge e a rifondere all'Udu le spese di giudizio. La legge in materia di tasse studentesche, infatti, prevede che la sommatoria delle tasse di ogni singolo studente non passa superare il 20% dei fondi ministeriali per quell'ateneo. Il problema è che, con i tagli targati Gelmini-Tremonti, quasi tutte le università, per far cassa, hanno aumentato le tasse agli studenti, andando a sfondare il tetto del 20% essendo, di fatto, fuorilegge.  L'Udu Pavia ha cercato prima di bloccare l'aumento, e poi, scoprendo nel CDA dell'Università di Pavia che il tetto del 20% veniva sforato di circa 1 milione e 700mila euro (1,33% circa) ha impugnato le delibere e ha presentato ricorso al Tar della Lombardia.
(Fonte: TMNews 18-11-2011)
 
Studenti. Test universitari: non fruibili dai respinti i posti vacanti riservati ad extracomunitari PDF Stampa E-mail
Un cittadino italiano che sia stato respinto alle selezioni per l’ammissione all’università non ha possibilità di fruire dei posti riservati dall’ateneo ai cittadini extracomunitari non residenti in Italia, anche nell’ipotesi in cui gli stessi siano rimasti vacanti. Così il Consiglio di Stato, nella sesta sezione, con la sentenza 18 ottobre 2011, n. 5593. Tra le motivazioni per cui tale trasferimento di graduatoria viene negato, vi è anche il fatto che i posti di cui sopra, riservati, come visto, agli extracomunitari non residenti nel nostro paese, non vanno a incidere sulla situazione occupazionale italiana. Tutto ciò considerando che tali soggetti, una volta raggiunta la laurea, rientrano nel loro paese di origine.
(Fonte: M. Rinaldi, Altalex, 02-11-2011).
 
Laureandi e laureati. Stage e tirocini nelle organizzazioni nazionali e internazionali PDF Stampa E-mail
Il Ministero degli Affari Esteri, in una pagina del proprio sito web, rende note periodicamente le modalità di partecipazione a stage per laureati e laureandi presso alcune Organizzazioni Internazionali quali ad esempio: ONU - UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo) - UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura) - UNICEF (Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia) - FMI (Fondo Monetario Internazionale) - Banca Mondiale - Consiglio d'Europa - Tribunali Internazionali - IOM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) - CERN (Centro Europeo di Ricerca Nucleare) - ESA (Agenzia  Spaziale Europea) - ICC Internazionale delle Nazioni Unite - NATO SACLANT (Centro NATO di Ricerca Sottomarina) - ILO (International Labour Office) - WEU (Istituto di Studi di Sicurezza) - UNAIDS (Programma congiunto delle Nazioni Unite per l'AIDS). Il numero dei candidati ammessi e la durata del tirocinio variano da istituzione a istituzione. Gli interessati potranno poi indirizzare direttamente la loro candidatura agli Organismi stessi, inviando un curriculum corredato da una lettera di presentazione. La Presidenza del Consiglio dei Ministri offre ai giovani neolaureati un periodo di tirocinio formativo presso i propri Dipartimenti. Il periodo di formazione consentirà ai partecipanti di acquisire conoscenza diretta e concreta dell'attività svolta dalla Presidenza, orientando le future scelte professionali dello studente. Maggiori dettagli nella pagina web del sito del Governo a essa dedicata.  La Fondazione CRUI gestisce numerosi programmi di tirocinio in convenzione con Enti pubblici e Aziende. Gli interessati potranno far parte della relativa banca dati, iscrivendosi on line. Informazioni utili su altre qualificate tipologie di tirocinio all'estero presso alcune Istituzioni dell'Unione europea ed extra europee sono riportate sul sito del “Portale europeo per i giovani” e sul sito dell'”Informagiovani”.
(Fonte: M.L. Marino, www.rivistauniversitas.it 16-11-2011)
 
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