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1 Novembre
Finanziamenti. Annunci del Ministro Gelmini PDF Stampa E-mail

Quest'anno sono stati stanziati, nel patto di stabilità 570 milioni di euro per l'università e 180 milioni per le borse di studio, cui bisogna aggiungere la compartecipazione regionale. Lo ha affermato il ministro Gelmini, intervenendo al Question time alla Camera rispondendo ad una interrogazione del parlamentare dell'Idv  Pierfelice Zazzera. ''Con le regioni - ha aggiunto Gelmini - è aperto un tavolo per rivedere il decreto sul diritto allo studio al fine di tener conto dei diversi costi della vita nelle regioni italiane. Abbiamo anche introdotto con la riforma universitaria - ha proseguito il ministro - una nuova istituzione, il Fondo per il merito che dovrà attivare, anche nel nostro Paese, una prassi poco praticata, quella dei prestiti d'onore. Oltre ai 180 milioni stanziati per il diritto allo studio, abbiamo stanziato 50 milioni di euro, 10 con l'attivazione del fondo e altri 40 all'interno delle risorse contenute nella legge di stabilità''.
''E comunque se le regioni non dovessero far fronte totalmente alla compartecipazione cui sono chiamate, abbiamo anche un Fondo integrativo di 60 milioni. Attraverso queste risorse - ha concluso il ministro - siamo in grado di aumentare di molto rispetto agli anni passati le borse di studio e quindi dare concretezza al dettato costituzionale''.
(Fonte: www.ustation.it 26-10-2011)

 
Finanziamenti. Il Ministro Gelmini parla dei fondi per gli atenei del sud e per le borse di studio PDF Stampa E-mail

I fondi messi a disposizione delle università del Sud sono “l’ultimo treno che passa”. Parola di Mariastella Gelmini, ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, che in audizione alla commissione Lavoro della Camera dei deputati ha ribadito che i 2,5 miliardi da spendere per le università del Sud Italia rappresentano un’occasione di rilancio che non può finire con sprechi e inefficienze, ma deve basarsi su una valutazione meritocratica dei progetti. Gelmini ha poi spiegato la ripartizione dei fondi destinati agli atenei del Mezzogiorno, con 900 milioni di euro per i distretti tecnologici, altri 400 legati a un bando sulle infrastrutture e un miliardo recuperato grazie all’impegno del ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto. Il ministro Gelmini ha anche ribadito la necessità di valorizzare le lauree che garantiscono migliori performance in termini di occupazione, spiegando che questo sarà anche uno dei fattori che determinerà l’ammontare della quota del Fondo di finanziamento ordinario da destinare ai singoli atenei. Proprio sul fronte dell’aumento dell’occupazione la titolare dell’Istruzione ha ribadito le aspettative legate all’attivazione degli Istituti tecnici superiori, Its, per formare “super tecnici” nel campo dell’innovazione sostenibile e del made in Italy, e l’intenzione di consentire lo svolgimento dei dottorati di ricerca anche all’interno delle aziende.
A proposito di fondi per l’università, non solo del Sud, nei giorni scorsi Gelmini aveva ribadito che per assicurare il diritto allo studio la legge di stabilità ha stanziato anche 180 milioni di euro per le borse di studio.
(Fonte: R. Lupoli, università.it 28-10-2011)

 
Studenti. Sul web preventivi di spesa per il corso di studi PDF Stampa E-mail
Uno degli ultimi servizi disponibili sul web è dedicato al percorso degli studi dei figli. Quanto occorre accantonare per portare il rampollo alla laurea in medicina oppure per farne un infermiere, un avvocato o un farmacista? All’indirizzo www.grandipiccoli.it, spazio Internet creato da Ina Assitalia (www.inaassitalia.it), è possibile utilizzare Edu-Cost, un nuovo preventivatore che permette di calcolare l'entità dell'investimento necessario per garantire a un figlio il corso di studi adeguato a fargli svolgere da grande la professione desiderata. Con pochi clic si calcola la spesa da affrontare per gli studi universitari e post-universitari necessari ad accedere a decine di professioni censite dal software. Il risultato è ottenuto elaborando informazioni ricavate da 200 tra Università, accademie e istituti d’istruzione superiore, circa 2.000 facoltà e corsi di studio e anche ricerche qualificate di settore (Federconsumatori) per stimare i costi della vita durante la frequenza dei corsi.
(Fonte: Corsera 18-10-2011)
 
Studenti. Illegittimi i test d’ammissione a Medicina all’Università di Messina PDF Stampa E-mail
Tutti i concorsi per l'ammissione al corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell'università di Messina negli ultimi dieci anni sono illegittimi perché eseguiti con le stesse modalità. Lo ha deciso il Consiglio di Stato che ha ammesso tutti i ricorrenti in sovrannumero.  I concorrenti, secondo gli avvocati Santi Delia e Michele Bonetti, sarebbero stati identificati nominativamente al momento di sostenere la prova, anziché con un codice a barre che ne avrebbe resa impossibile l'identificazione, violando il principio di anonimato. Secondo i giudici della sezione consultiva del Consiglio di Stato "appare particolarmente fondata la censura di violazione del principio dell'anonimato delle prove da correggere. A questo riguardo occorre rilevare che la commissione ha fatto annotare, accanto al nome di ciascun candidato il numero di codice riservato, la cui funzione è di consentire l'abbinamento della scheda anagrafica con la prova e che compare sulla finestra esistente nella busta. Sin dall'inizio della prova il codice del plico consegnato poteva essere associato al nome del candidato".  "Inoltre - prosegue -, alla fine della prova la consegna dei plichi e il loro posizionamento nella scatola sono avvenuti seguendo l'ordine alfabetico dei nomi dei singoli candidati, con conseguente possibilità di rintracciare con sicurezza la prova consegnata da ciascun candidato".
(Fonte: www.gds.it 17-10-2011)
 
Studenti. La fondazione per il merito al via PDF Stampa E-mail

Si chiama Fondazione per il merito, ne fanno parte gli imprenditori, finanzia gli studenti migliori attraverso le banche e le Poste. È l’ultima iniziativa pubblico-privata della Cassa depositi e prestiti. Un sostegno alle famiglie per pagare la scuola ai figli, ma anche il supporto finanziario di un possibile futuro aumento delle tasse universitarie per contribuire alla riduzione del debito pubblico, in linea con la proposta del giurista Pietro Ichino. La Fondazione dovrebbe partire entro due-tre settimane ed entro questo periodo dovrebbe essere scelto il suo presidente. Nel giugno 2012 ci sarà il test nazionale di selezione degli studenti, fra chi avrà passato la maturità con voto superiore a 80 su 100. E i primi prestiti dovrebbero essere erogati dall’ottobre successivo. Sono previste anche borse di studio per gli studenti eccellenti. A regime, si parla di 100 milioni in dotazione alla Fondazione, per erogare prestiti e borse di studio lunghi, fino a 25 anni, di circa 10 mila euro l’anno, per favorire la mobilità degli studenti verso le università migliori (per ogni prestito da 10 mila euro, la Fondazione accantonerà mille euro). La novità rispetto a iniziative analoghe bancarie (finora mai decollate) è la rata di rimborso: calcolata in proporzione al reddito dello studente, che inizierà a restituire il denaro avuto in prestito quando lavora. E se il lavoro non lo trova? Non restituisce il denaro.
Il modello è la riforma Blair. In Gran Bretagna, dove le tasse universitarie sono state liberalizzate (per un tetto di 9 mila euro l’anno), il supporto massimo a ogni studente meritevole è di 11.500 sterline, spiega il documento del ministero del Tesoro che illustra l’iniziativa. Il tasso base è pari all’inflazione e il rimborso è un prelievo fiscale del 9% sul reddito che eccede le 21 mila sterline. «Ogni porzione di debito non rimborsata entro 30 anni» viene cancellata: «Write off».  In Italia, il meccanismo è il seguente. Gli imprenditori mettono soldi nella Fondazione, che usa questo patrimonio a garanzia dei prestiti. A fornire la provvista finanziaria, il flusso di denaro, è invece la Cassa depositi e prestiti, guidata da Giovanni Gorno Tempini e presieduta da Franco Bassanini. Il rischio di fallimento, quindi, non è in capo allo Stato né alle banche, ma alla Fondazione per il merito. Che è pubblico-privata e può accogliere le fondazioni bancarie. L’operazione è nata qualche mese fa e ora si sta concretizzando.
(Fonte: A. Puato, Corriere Economia 17-10-2011)

 
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