Home 2011 27 Giugno
27 Giugno
Novità per l’accesso ai corsi a numero chiuso PDF Stampa E-mail

Novità in vista per l’accesso alle università a numero chiuso, in particolare per Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Medicina veterinaria, Architettura e Professioni sanitarie. Manca all’appello, al momento, soltanto il corso di Scienze della formazione primaria. I test per Medicina, Odontoiatria, Veterinaria e per le Professioni sanitarie saranno composti da 80 domande di cultura generale e logica, chimica, biologia, matematica e fisica, da svolgere in due ore. Per Medicina e Odontoiatria, la  prova sarà unica per entrambe le facoltà e si svolgerà su tutto il territorio nazionale il prossimo 5 settembre. Il candidato che lo volesse potrà far valere il proprio test per entrambi i corsi di studio.

Il test di Medicina Veterinaria, in programma per il 6 settembre, potrà valere contemporaneamente per Bologna, Milano, Parma e Padova. Stesso discorso, sempre su Medicina Veterinaria, per gli atenei di Teramo e Camerino. Per Medicina, sono stati aggregati gli atenei di Udine e Trieste. Al Sud, gli aspiranti Ingegneri/Architetti di Napoli (Federico II) e Salerno, giorno 7 settembre, si ritroveranno a partecipare in un’unica aggregazione territoriale.  Per le professioni sanitarie (Ostetrica, Infermiere, ecc.) la prova si svolgerà l’8 settembre alle ore 11 e il candidato potrà esprimere, come l’anno scorso, fino a tre opzioni. E ancora, nel test per l’accesso alla facoltà di Architettura, al posto delle domande di chimica e biologia, gli studenti si ritroveranno quesiti di storia e disegno.  Novità anche nella “soglia minima d’ingresso” per il punteggio. Fino all’anno scorso, per ogni singola facoltà, la graduatoria di merito si scorreva fino alla concorrenza di tutti i posti messi a concorso dal ministero, per l’ateneo e la facoltà in questione. Da quest’anno le cose cambieranno: sugli 80 previsti, la soglia minima d’ingresso è di 20 punti.
(Fonte: E. Paladini, ilquotidianoitaliano.it 18-06-2011)
 
Nuove regole per superare i test d’ingresso ai corsi a numero chiuso PDF Stampa E-mail

Per superare i test d'ingresso a medicina, odontoiatria, veterinaria e architettura bisognerà totalizzare almeno 20 punti, a prescindere dalla graduatoria. E la novità principale delle nuove selezioni per i corsi di laurea a numero chiuso nazionale, che vedranno impegnate oltre 200mila aspiranti matricole fra il 5 e l'8 settembre.

La nuova regola dovrebbe alzare il livello dei test soprattutto ad architettura, dove il numero chiuso negli ultimi anni è stato più generoso che nell'area sanitaria rispetto alla domanda degli studenti, e in molte sedi aveva permesso di iniziare i corsi anche a chi aveva effettuato prove decisamente più opache. Nel 2010, secondo i dati raccolti da AlphaTest, alla II facoltà di Roma si è entrati anche con 13,75 punti (ogni risposta corretta vale un punto, e le domande sono 8o), a Parma nel 2009 sono stati accettati studenti con meno di due punti, e nel 2008 il semaforo verde si è acceso anche a studenti con punteggio negativo (ogni risposta sbagliata sottrae un quarto di punto). «Visti i meccanismi - riflette Stefano Bertocchi, responsabile nazionale dei corsi di AlphaTest - 20 punti sono alla portata di uno studente non particolarmente attento. A veterinaria, medicina e odontoiatria, però, ne servono di più».

L'altra evoluzione chiave dei test d'ingresso modello ton, almeno nelle intenzioni, dovrebbe essere il superamento definitivo delle tradizionali domande di «cultura generale», che privilegiano chi ha una preparazione letteraria, in favore di quelle che mirano a sondare le capacità di ragionamento logico. L'intenzione, a livello ministeriale, è quella di approdare finalmente a un test "neutro" rispetto al curriculum scolastico, e puntato a una valutazione delle capacità più che delle nozioni. Per capire se quest’obiettivo sarà centrato davvero, però, occorre aspettare i primi giorni di settembre e leggere le domande reali che saranno rivolte ai candidati.

Un altro ritocco importante riguarda medici e odontoiatri. Per questi due curricula sarà introdotta una prova unica, con graduatorie distinte, così da permettere agli aspiranti di correre per entrambi i corsi; toccherà agli studenti indicare se ci si candida per un corso solo o per entrambi, precisando nel secondo caso l'ordine di preferenza. Qualche piccola modifica riguarda veterinaria, che vede crescere il peso delle domande di chimica e ridursi quello dei quesiti di biologia.
(Fonte: G. Trovati. Il Sole 24 Ore 22-06-2011)
 
Guida ai corsi a numero chiuso e ai test d'accesso PDF Stampa E-mail

A partire dal 1997, attraverso alcuni regolamenti del MIUR e più recentemente con l’entrata in vigore della legge n. 264 del 1999, è stata istituita in Italia la regolamentazione agli accessi per l’iscrizione ad alcuni corsi di laurea.

Il numero programmato, largamente diffuso in molte istituzioni universitarie estere, si è affermato in Italia con il duplice scopo di equilibrare il rapporto tra numero di studenti e qualità e capacità delle strutture universitarie e per regolare l’offerta di professionalità richieste dal mercato. Per ogni corso a numero chiuso viene pubblicato un bando di concorso nel quale vengono indicati il numero dei posti disponibili, i termini di iscrizione, la data e le modalità di svolgimento della prova di ammissione. I bandi normalmente sono disponibili presso le segreterie delle università a partire dal mese di agosto, mentre le prove di selezione si tengono, in genere, nelle prime due settimane di settembre.

Un breve viaggio nel mondo delle Facoltà con corsi a numero chiuso: quali sono le principali materie di studio, che sbocchi professionali permettono, qual è il programma da studiare per superare le prove di ammissione, in quali città italiane hanno sede le Facoltà. La prova per cimentarsi con i test d'accesso.
(Fonte 20-06-2011)
 
Guida per neodiplomati alla scelta della facoltà. Dossier. Le lauree trova-lavoro PDF Stampa E-mail
Dopo il biennio 2008-2009 che ha visto una forte contrazione del mercato dei laureati, i trend ritornano positivi, leggermente, e il Paese chiede ragazzi qualificati, per soddisfare le esigenze di un mondo, però, in gran parte ingessato. Servono innanzitutto i professionisti della sanità per l'Italia over 60, ma non solo perché il culto del corpo non ha età: piena occupazione ovunque per infermieri, fisioterapisti, educatori fisici e persino podologi. E per i medici che, nonostante blocchi del turn over e tagli alla sanità, non si trovano, per colpa di un grottesco paradosso: chissà come e chissà perché, col numero chiuso, sono stati arruolati nelle facoltà di medicina meno aspiranti dottori di quelli di cui c'è bisogno e, soprattutto, ci sarà bisogno nel giro di qualche anno. E servono esperti di informatica: ingegneri, ma anche softwaristi e tecnici perché il Paese ha capito che stiamo scontando un ritardo difficilmente colmabile in un mondo in cui tutto corre ad alta velocità; e tutti, dalla pubblica amministrazione alle imprese, si affannano a mettersi al passo. Così si spiega la straordinaria richiesta di scienziati nel Paese che ha voltato le spalle alla scienza ormai da decenni. E anche la parabola di agronomi e biotecnologi racconta la stessa storia: l'agricoltura chiede, un po' a sorpresa, i primi e lascia al passo i secondi.
(Fonte: L’Espresso 23-06-2011)
 
Bilancio unico per gli atenei dal 1° gennaio 2014 PDF Stampa E-mail
Le università italiane avranno un apposito sistema di contabilità economico-patrimoniale e analitica. È quanto prevede uno schema di Dlgs, ieri al vaglio del preconsiglio in vista del prossimo Consiglio dei Ministri. Il provvedimento punta dichiaratamente a «garantire trasparenza ed omogeneità dei sistemi e delle procedure contabili» degli atenei e a «consentire l'individuazione della situazione patrimoniale e la valutazione dell'andamento complessivo della gestione» di ogni singola università. Così, il Dlgs impone che il nuovo quadro informativo economico-patrimoniale delle università vada a poggiare su tre pilastri: - primo: la redazione di un bilancio unico d'ateneo di previsione annuale autorizzatorio, composto da budget economico e da un budget degli investimenti unico di ateneo; - secondo: il bilancio unico d'ateneo di esercizio, redatto con riferimento all'anno solare. Esso sarà composto da stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario e nota integrativa. E sarà corredato da una relazione sulla gestione; - terzo: il bilancio consolidato con le proprie aziende, società o altri enti controllati con o senza titoli partecipativi, qualunque sia la loro forma giuridica. Il nuovo consolidato d'ateneo sarà composto da stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa. Le università, inoltre, dovranno far fronte ad altre due incombenze: redigere un bilancio preventivo unico d'ateneo non autorizzato-rio e stilare un rendiconto unico d'ateneo in contabilità finanziaria. Quindi, il Dlgs allo studio del preconsiglio, impone alle università di dotarsi «nell'ambito della propria autonomia, di sistemi e procedure di contabilità analitica, ai fini del controllo di gestione». E, in relazione ai principi contabili da utilizzare, avverte: le università dovranno attenersi ai principi contabili e agli schemi di bilancio stabiliti e aggiornati da un decreto del Miur, elaborato di concerto con il MEF e sentita la CRUI. Decreto, che indica quali principi seguire per procedere al consolidamento e al monitoraggio dei conti delle amministrazioni pubbliche.
(Fonte: L. Chiarello, ItaliaOggi 08-06-2011)
 
Altri articoli...
« InizioPrec.12345678910Succ.Fine »

Pagina 2 di 13