Home 2011 18 Aprile
18 Aprile
Un equilibrio tra necessità produttive e generazione di conoscenza avanzata PDF Stampa E-mail
Se si vuole realmente contribuire a uno sviluppo duraturo non è sufficiente affermare che è necessario fare ricerca ma bisogna focalizzarsi principalmente sul tipo di ricerca “utile” per la crescita: quella cioè che, pur con un ampio spettro di discipline scientifiche, sociali, normative e culturali, ha rilevanza per il progresso tecnologico e socio-economico del Paese. Il quesito nodale per capire cosa serva per favorire il progresso e generare vantaggi e benessere sociale riguarda lo scopo della ricerca e il buon ritorno degli investimenti che questa richiede. Nel passato i filosofi della scienza avevano come unico desiderio la descrizione dei fenomeni naturali e per questo richiedevano e ottenevano “libertà scientifica” poiché la creatività, si diceva, deriva solo da attività guidate dalla curiosità intellettuale. Il fatto è che nel passato il tempo che intercorreva tra scoperte e loro effettivo sfruttamento era molto lungo e, molto più importante, il costo delle ricerche era molto basso. Galileo ha scoperto il principio d’inerzia facendo osservazioni senza particolari costosi apparati. Fermi e i ragazzi di via Panisperna usarono come rallentatori di neutroni l’acqua della fontana dei pesci rossi dell’Istituto di Fisica di Roma. Ora, al contrario, la ricerca è molto costosa e,con crescente consapevolezza, i cittadini accettano di pagare i costi con le proprie tasse solo se intravedono una rilevanza economica e sociale. Il meccanismo che porta a reale sviluppo corrisponde a un giusto equilibrio tra necessità produttive e generazione di conoscenza avanzata. Anzitutto, fare ricerca non deve esplicitamente riguardare lo sviluppo, ma operare per costruire il “terreno di cultura” ottimale per lo sviluppo e formare persone, motivate e consapevoli, fornite della corretta preparazione.
(Fonte: l’occidentale 31-03-2011)
 
Workshop on Visualization of Large Scientific Data PDF Stampa E-mail
Il 14-15 Giugno il Cineca organizza un workshop sulla visualizzazione di dati scientifici di grandi dimensioni: 'Workshop on Visualization of Large Scientific Data'. L'obiettivo è affrontare una tematica particolarmente sentita oggi dal mondo della ricerca: la crescita senza precedenti nella qualità e quantità di dati provenienti da simulazioni e sperimentazioni. L'obiettivo del workshop è riunire ricercatori, sviluppatori e ricercatori computazionali per un cross-training e per discutere gli sviluppi recenti e i futuri progressi nella visualizzazione a distanza e in situ.
(Fonte: cineca.it 08-04-2011)
 
La riforma delle professioni PDF Stampa E-mail

Di riforma delle professioni se ne parla dall'inizio della legislatura. La proposta Siliquini è tuttora in calendario, anche se è esaminata a singhiozzo. Nella proposta non si parla espressamente di competenze, perché si tratta di un disegno di legge quadro che per i dettagli rinvia a regolamenti attuativi. L'intento è di modernizzare le professioni, partendo dal presupposto che sono comunque necessarie. Niente deregulation, insomma. La regolamentazione delle professioni – si legge nella relazione di accompagnamento al DDL – non costituisce «un relitto del passato», «ordini e collegi professionali non discendono affatto dalle corporazioni medioevali». Ben vengano il mercato e la concorrenza, ma i cittadini e le imprese devono essere in grado di scegliere un professionista "certificato", con un'adeguata formazione universitaria, un tirocinio professionalizzante o il superamento di un esame di Stato e la cui indipendenza e correttezza sia garantita dall'ordine di appartenenza.

Più avanzata, invece, la nuova disciplina dell'ordinamento forense, già approvata dal Senato e in calendario sempre alla commissione Giustizia della Camera. Nella riforma (atto C3900) si parla anche di competenze. Anzi, l'articolo 2 – che riserva l'attività di consulenza e di assistenza legale stragiudiziale agli avvocati – ha innescato le critiche delle associazioni di consumatori, che sarebbero così estromesse dalla difesa dei cittadini di fronte agli organismi di conciliazione, ed è stato stigmatizzato da diverse autorità di garanzia, a cominciare dall'Antitrust, che vi vede limiti alla concorrenza.
(Fonte: Il Sole 24 Ore 04-04-2011)
 
Indagini su concorsi PDF Stampa E-mail
Sono 22 i docenti universitari - di undici città italiane - indagati nell'inchiesta della procura di Bari che oggi ha fatto notificare altrettante informazioni di garanzia e ha disposto perquisizioni in uffici e abitazioni dei professori. I reati contestati sono associazione per delinquere, corruzione, abuso d'ufficio e falsità ideologica. I fatti riguarderebbero la presunta manipolazione di concorsi pubblici dal 2006 a oggi per docenti di prima e seconda fascia.
(Fonte: ANSA 30-03-2011)
 
L’università islamica Al Azhar rifiuta di riprendere il dialogo con il Vaticano PDF Stampa E-mail
In un incontro con il nunzio apostolico al Cairo, monsignor Michael Fitzgerald, il grande imam dell'università islamica di Al Azhar, Ahmed El-Tayeb, ha ribadito le accuse nei confronti del Vaticano dopo gli appelli del Papa alla sicurezza dei cristiani e rifiutato di riprendere il dialogo con la Santa Sede. Lo riferisce l'agenzia del Pontificio istituto missioni estere 'AsiaNews'. Al-Azhar, la più rispettata autorità intellettuale dell'islam sunnita, riprenderà i colloqui solo dopo le scuse del papa, accusato di aver criticato l'islam in seguito all'attentato contro la cattedrale copta di Alessandria dello scorso 3 gennaio.
(TMNews 14-04-2011)
 
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