La Gran Bretagna alza le tasse universitarie ma le farà pagare dopo la laurea |
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Noi alzeremo le tasse universitarie dalle correnti 3.290 sterline l'anno a una soglia di base di 6.000 sterline. In circostanze eccezionali, alcune università potranno addebitare una cifra fino a 9.000 sterline. Questo è il massimo assoluto. Ma né gli studenti né i loro genitori pagheranno un solo centesimo in anticipo.
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L’intoccabilità del monte salari genera le disfunzioni degli atenei |
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Anche Paesi più solidi del nostro, come il Regno Unito, sono costretti a tagliare pesantemente la spesa pubblica e in particolare i fondi per l’istruzione e la ricerca. Ma all’estero, gli atenei hanno margini di flessibilità più ampi dei nostri per fronteggiare con traumi minori la riduzione dei finanziamenti. In primo luogo, la possibilità di diminuire la spesa complessiva per i dipendenti ossia il “monte salari”, che è dato dal prodotto di ciascun livello retributivo per il numero di lavoratori che lo percepiscono. In secondo luogo, e ancor più importante, la possibilità di modificare liberamente, ma in direzioni opposte per il monte salari dato, i livelli retributivi e il numero di lavoratori corrispondenti. Purtroppo, né la riforma Gelmini né le proposte dell’opposizione affrontano questo problema centrale per il sistema universitario italiano. Senza una sua soluzione, anche i piccoli passi avanti introdotti dalla riforma non potranno generare effetti davvero positivi.
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