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24 Novembre
Dubbi sui membri esterni nella governance degli atenei PDF Stampa E-mail

La revisione dell’assetto di governance interna è indispensabile per far funzionare le università in regime di autonomia. E l’autonomia, a sua volta, è uno strumento indispensabile per governare un sistema complesso e diversificato come è diventata l’università di massa dei paesi avanzati. Non è un caso, infatti, che importanti riforme della governance di ateneo siano state realizzate negli ultimi vent’anni circa da Gran Bretagna (1992), Svezia (1997), Olanda (1997), Austria (2002), Danimarca (2003), Svizzera (2003), Giappone (2004), Germania (2003-2009) e Finlandia (2010). La riforma  Gelmini non contiene i due elementi chiave che caratterizzano le riforme di tutti i paesi elencati sopra: (i) l’introduzione di una maggioranza, o almeno parità, di membri esterni nell’organo collegiale di governo dell’ateneo - board o consiglio d’amministrazione; (ii) la definizione di un “vertice esecutivo” dell’ateneo, cioè il rettore o il suo equivalente, che sia nominato dall’organo di governo (in qualche caso congiuntamente con il senato accademico o con ratifica ministeriale) anziché eletto dai docenti e che assuma un carattere manageriale, anziché di rappresentanza politico-accademica.

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Nordest University PDF Stampa E-mail
Una Nordest University, che riunisse il meglio di quanto offre questa parte d’Italia potrebbe competere con il top ten degli atenei oggi più in voga nel mondo. Una opportunità per quel futuro che ci preoccupa, e che è già iniziato. Una occasione in più per costruire le premesse del Veneto Capitale Europea della Cultura, così come si prefigge di essere, questa Regione, nel 2019. Val la pena di fare un po’ di marketing al riguardo. Soprattutto di credere sempre di più sullo stretto rapporto tra università e imprese. Sullo sviluppo di quella cultura del lavoro che sembra essere trascurata in troppe scuole.
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Eccellente la ricerca fatta da italiani, soprattutto all'estero PDF Stampa E-mail
Carlo Ginzburg, storico e autore di saggi di grande impatto. sostiene che il livello della ricerca fatta da italiani è di assoluta eccellenza, ma lo è soprattutto da parte di ricercatori presso istituzioni estere. Non né uno sfogo gratuito, il suo, ma frutto dell'esperienza fatta all'ERC (European Research Council), strumento di promozione della ricerca della Commissione Europea. Nei progetti approvati dall'ERC, aperti anche a Paesi extra-UE (compresi gli Usa), gli italiani sono al secondo posto (quasi il 12%) dopo Germania e prima di Francia e UK;
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Sostituire il finanziamento pubblico agli atenei con un finanziamento agli studenti PDF Stampa E-mail
La proposta consiste nel sostituire il finanziamento pubblico agli atenei con un finanziamento agli studenti, attraverso borse annuali distinte per tipologia di corso di laurea e differenziate sulla base della condizione economica familiare dei beneficiari. La riconferma della borsa sarebbe ovviamente subordinata al raggiungimento di una soglia minima di risultato da parte del beneficiario (crediti conseguiti sui crediti massimi previsti). I principali vantaggi del sistema proposto sono, rispetto a quello in vigore:
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Nuove misure bibliometriche: l’Usage Factor (UF) e il Web Impact Factor (WIF) PDF Stampa E-mail

Rispetto all’analisi citazionale il passaggio spinto all’elettronico e la disponibilità di ampia parte della letteratura ad accesso aperto ha favorito anche la nascita di nuove misure bibliometriche: tra le quali l’Usage Factor e il Web Impact Factor.

La metrica del Web e il Web Impact Factor (WIF). Si tratta dello studio degli aspetti quantitativi della costruzione e dell'uso delle risorse informative delle strutture e delle tecnologie sul web valutate secondo un approccio bibliometrico ed informetrico.

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