Home 2010 20 Giugno
20 Giugno
Libri citati PDF Stampa E-mail
Nella distrazione generale: scarso il livello della discussione sulla stampa, dopo che il Governo, nella fase preliminare (fine 2008 e prima metà del 2009) aveva incassato una vigorosa campagna stampa "contro i baroni", dalla quale Davide Carlucci e Antonio Castaldo hanno ricavato persino un instant book: Un paese di baroni (Chiarelettere, 2009). Sul "Corriere della Sera" del 5 giugno il professore ed editorialista Ernesto Galli Della Loggia torna a dire la sua: "Tra illusioni e pregiudizi". Si parte ricordando tre pamphlet: Raffaele Simone (Laterza 1993): «L’università dei tre tradimenti», Roberto Perotti (Einaudi, 2008): «L’università truccata» e Andrea Graziosi (Il Mulino, 2010): «L’università per tutti. Riforme e crisi del sistema universitario italiano». "Che cosa insegnano questi libri? - scrive Ernesto Galli della Loggia - Soprattutto questo: che dietro una facciata di estrema democraticità costruita negli anni ’60-’70 (libertà per qualunque diplomato di iscriversi a qualsiasi facoltà; tasse d’iscrizione mediamente assai basse; estrema facilità dei corsi; equivalenza formale di tutti gli atenei a causa del valore legale del titolo di studio e finanziamenti eguali per tutte le sedi) è venuta crescendo contemporaneamente una struttura inefficiente e sperperatrice (altissimo numero di fuori corso, smisurata percentuale di impiegati amministrativi rispetto al corpo docente), governata da una corporazione professorale volta quasi sempre ai propri esclusivi interessi (rettori in carica per decenni; moltiplicazione insulsa delle materie, dei corsi di laurea e delle sedi decentrate al solo scopo di moltiplicare i posti per i docenti; scarso impegno didattico e scientifico; privilegio accordato alle carriere interne e ai candidati locali rispetto al reclutamento di forze nuove ope legis accettate con il consenso di tutti. In aggiunta, naturalmente, alla ben nota gestione dei concorsi perlopiù priva di ogni trasparenza". E conclude: "Come si vede, il quadro fornito dai libri di cui dicevo sopra è ben diverso da quello solitamente fornito dalle cosiddette «lotte studentesche”, al quale in tutti questi anni si è avvezzata troppo docilmente molta parte dell’opinione pubblica. L’Università italiana, insomma, non è l’arena dove si scontrano da un lato i buoni cioè - gli studenti e i professori, tutti uniti sotto il sacro manto della Ricerca, della Cultura e del Diritto allo Studio con la lettera maiuscola - e dall’altro il cattivo ministro di turno, per principio affamatore della ricerca e dell’istruzione, incompetente, insensibile e autoritario così come il suo partito". E' la premessa per una generosa apertura di credito sui contenuti del DDL: "tentativo onesto e ragionevole...". Dei tagli al sistema dell'istruzione pubblica Galli Della Loggia non parla. Dello schema di governance dice che cerca di incidere per "introdurre criteri di ricambio e di funzionalità negli organi di governo degli atenei". Insomma, è una voce di aperto sostegno.  Temperata dall'invito - abbastanza ragionevole - a superare "contrapposizioni puramente ideologiche che non ci hanno portato da nessuna parte". Ma da che parte vogliamo andare? (http://www.rete29aprile.it/ 06-06-2010)
 
Notiziario unibo. Delegazione cinese in visita. La cina guarda alla governance delle università europee PDF Stampa E-mail
I meccanismi di governance delle università europee e in particolare le procedure che portano all'elezione dei rettori. E' il tema centrale dell'incontro che ieri pomeriggio, in Sala Giunta, ha visto una delagazione cinese dialogare con alcuni rappresentanti dell'Alma Mater: la delegata per le Relazioni internazionali Carla Salvaterra, la presidente della commissione Rapporti con le istituzioni esterne Carla Faralli, le due co-direttrici dell'Istituto Confucio presso l'Università di Bologna Marina Timoteo e Xu Yumin, Gianluca Bolelli del Diri - Dipartimento amministrativo relazioni internazionali, oltre a Marco Macchiavelli del Collegio di Cina e al rappresentante dell'Associazione studenti cinesi a Bologna Li Shaohui. Per approfondire al meglio il tema era invitato anche Bastian Baumann, segretario generale dell'Osservatorio sulla Magna Charta, che ha raccontato la genesi e le funzioni del noto documento, siglato a Bologna nel 1988 con lo scopo di unire le università di tutto il mondo sotto un orizzonte di valori comuni. La delegazione cinese che ha visitato l'Alma Mater era guidata da Wei Shiqiang, responsabile dell’ufficio del personale del Ministero dell’educazione della Repubblica Popolare. C'erano inoltre due prorettori, Zhen Chunsheng, dell’Università Zhongshan, e Ma Huaide, dell’Università Zhengfa, e altri funzionari e rappresentanti del mondo dell'istruzione cinese: Wang Lei, vice responsabile dell’ufficio del personale del Ministero dell’Educazione, Fang Yongsheng, vice responsabile dell’ufficio dei direttori di Università del Ministero dell’Educazione, Dong Fengling, ricercatrice dell’ufficio dei direttori di Università del Ministero dell’Educazione, e Sun Jijun, ricercatore aggiunto della divisione del personale della casa editrice Renmin Jiaoyu. (M. Benni, magazine.unibo.it 16-06-2010)
 
Notiziario unibo. Punti organico PDF Stampa E-mail
Entro il 2010 sono spendibili 17 punti organico per far prendere servizio ai vincitori di quei concorsi che si concluderanno entro l'autunno (17 ordinari e 61 associati). Sono state inoltre garantite le prese di servizio per altri 23 ricercatori già banditi nel 2009. Il Rettore ha altresì confermato che verranno assegnati, entro il mese di luglio, 78 nuovi posti da ricercatore (39 alle Facoltà e 39 ai Dipartimenti). L'obiettivo è quello di bandire entro l'anno un totale di 100 posti da ricercatore, prevedendo che in autunno saranno resi disponibili non meno di altri 20 posti a tempo determinato. L'intera politica di reclutamento è compatibile con la manovra Tremonti e con il turnover del 50%.
 
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