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31 Dicembre
USA. STANFORD GUADAGNA 336 MLN DI DOLLARI CON GOOGLE PDF Stampa E-mail

L'algoritmo di ricerca costituisce l'anima di Google. Il brevetto non è però detenuto da Google, ma dall'università di Stanford, visto che qui Brin e Page(*) hanno scritto le loro tesi. Come ricompensa per lo sfruttamento del brevetto, l'università ricevette 1,8 milioni di azioni, che nel 2005 vendette per 336 milioni di dollari.
(Fonte: Computer bild gennaio 2012)

(*) Larry Page e Sergey Brin, allora studenti dell'Università di Stanford, dopo aver sviluppato la teoria secondo cui un motore di ricerca basato sull'analisi matematica delle relazioni tra siti web (topologia) avrebbe prodotto risultati migliori rispetto alle tecniche empiriche usate prima, fondarono l'azienda il 4 settembre 1998. Convinti che le pagine citate con un maggior numero di link fossero le più importanti e meritevoli (Teoria delle Reti), decisero di approfondire la loro teoria all'interno dei loro studi e posero le basi per il loro motore famoso di ricerca.
 
IN CINQUE ATENEI LOMBARDI LE SCELTE A UN ANNO DALLA LAUREA PDF Stampa E-mail
La tendenza - rilevata dal rapporto Vulcano-Stella del consorzio Cilea che valuta le scelte degli studenti a un anno dalla laurea analizzando cinque atenei lombardi (Statale, Bicocca, Bergamo, Pavia e Brescia) - è sorprendente: per la prima volta da quando è iniziata la crisi, i giovani preferiscono andare subito a caccia di uno stipendio piuttosto che cercare rifugio nella laurea magistrale o in un percorso di studi aggiuntivo. Se nel primo semestre 2011 a continuare l'università era il 42,9 per cento degli studenti, nello stesso periodo del 2012 questa percentuale è scesa al 35,2. Sempre in base all'indagine del Cilea, i laureati lombardi entrano in un mercato del lavoro che offre occupazioni sempre più precarie: anche per chi ha un diploma di laurea in tasca, il tempo indeterminato continua a calare (dal 34,7 per cento al 34,1) insieme al tempo determinato (dal 33 al 28,3), mentre le forme più precarie (apprendistato, inserimento, contratti a progetto) crescono. Le retribuzioni sono un altro tasto dolente: più del 30 per cento dei laureati nel 2011 oggi guadagna meno di 1000 euro il mese, mentre quelli che percepiscono più di 1.500 euro il mese sono scesi dal 37,2 per cento al 32,1.
(Fonte: L. De Vito, La Repubblica 21-12-2012)
 
UNIVE. APRE PRIMO IN ITALIA IL KING SEJONG INSTITUTE PDF Stampa E-mail
E' stato inaugurato alla Ca' Foscari il King Sejong Institute, l’unico istituto governativo sudcoreano ufficialmente riconosciuto e accreditato per l’insegnamento della lingua e della cultura coreana nel mondo. Attualmente esistono nel mondo 90 King Sejong Institute autorizzati dal Ministero coreano per la Cultura, lo Sport e il Turismo. Quello inaugurato all’Università Ca’ Foscari di Venezia è il primo King Sejong Institute in Italia. Avrà sede presso il Dipartimento di studi sull’Asia e l’Africa Mediterranea diretto dalla professoressa Tiziana Lippiello. Soddisfazione è stata espressa dal rettore di Ca’ Foscari Carlo Carraro: «L’inaugurazione dell’istituto corona uno sforzo durato due anni grazie alla collaborazione fra l’ateneo e le istituzioni cittadine e coreane – afferma il rettore – Da oggi Venezia diventa il principale centro di coreanistica in Italia e Ca’ Foscari si colloca fra gli atenei con il maggior incremento di studenti che hanno scelto di studiare questa lingua. Il King Sejong Institute darà ancora maggior impulso allo sviluppo delle relazioni culturali fra il nostro paese e la Corea».
(Fonte: uninews24.it 12-12-2012)
 
UNIBO. PREMIATO L’ISTITUTO CONFUCIO: È IL MIGLIORE DEL 2012 PDF Stampa E-mail
L’Istituto, intitolato al grande pensatore dell’antica Cina, è stato istituito nel 2009 ed è diretto dalla prof.ssa Marina Timoteo. E’ un organismo tramite il quale il Paese del Dragone promuove nel mondo lo studio e la diffusione della sua lingua e della sua cultura. L’Istituto Confucio di Bologna organizza corsi di lingua a carattere non universitario – rivolti a chiunque sia interessato all’apprendimento e al perfezionamento del cinese – e corsi di preparazione all’esame HSK. Il rettore Ivano Dionigi dal 2011 è membro del Consiglio direttivo degli Istituti Confucio, presso lo Hanban, l’organismo del Ministero dell’Educazione cinese che gestisce gli oltre 400 Istituti Confucio del mondo.
(Fonte: sassuolo2000.it 16-12-2012)
 
UNIBO. LO SCENARIO DOPO I TAGLI AL FFO PDF Stampa E-mail
Lo scenario per l'Università di Bologna è stato così delineato dal rettore Ivano Dionigi nel suo intervento per l'inaugurazione dell'anno accademico 2012-2013. "Proprio in queste ore - ha spiegato il rettore - il Parlamento sta decidendo i finanziamenti per le università: il taglio a oggi stabilito, se non interverranno miracoli dell'ultimo momento, è di 300 milioni. Il risultato è che da 7.4 miliardi del 2009 le ottanta università italiane passerebbero, in un triennio, a 6.5. Molti atenei sopravvivranno, molti altri faranno finta di esistere. Per quanto riguarda noi - ha proseguito Dionigi - grazie al bilancio sano, alla quota premiale e all'alto numero di pensionamenti, vivremo senz'altro. Nessun taglio alla ricerca, didattica, studenti ed internazionalizzazione e garanzia del massimo turn cover consentito. Ma non avremo di che gioire: potremo solo conservare e non crescere, vale a dire né premiare né investire. Potremo camminare - ha concluso - ma non correre come vorremmo e sapremmo fare".
(Fonte: uninews24.it 20-12-2012)
 
UNIFG. IL RETTORE SMENTISCE IL RISCHIO DEFAULT PDF Stampa E-mail

Numerosi organi di stampa hanno diffuso la notizia dell’ulteriore taglio di 300 milioni al finanziamento statale delle Università, che fa seguito ai tagli degli scorsi anni. Quale università a maggiore rischio è stata indicata l’Università di Foggia, evidentemente sulla base del problematico rapporto tra le spese per il personale e le entrate, pari all’89,16%. Preme precisare innanzitutto che questo rapporto rappresenta il risultato ovvio del meccanismo introdotto dal ministro Profumo con il D.lgs. 49/2012, che definisce il rapporto tra le spese di personale e le entrate;  queste ultime sono costituite dal finanziamento statale, che è sempre più ridotto, e dalle tasse studentesche, che sono notoriamente molto variabili in Italia (media nazionale di € 982) e che a Foggia sono alquanto basse (media € 560), in ragione del problematico contesto socio-economico. Tale meccanismo danneggia, infatti, in particolare le università meridionali e quelle poste in aree disagiate. Tutto questo mentre in altri paesi europei le tasse studentesche, già ora ben più basse di quelle italiane, stanno per essere ulteriormente ridotte o del tutto eliminate, come ad esempio in Germania, a fronte di ulteriori massicci investimenti pubblici, per favorire le iscrizioni e l’aumento del numero dei laureati.
In qualità di rettore intendo smentire con forza quanto affermato a proposito del rischio di default dell’Università di Foggia. Nonostante abbia subito un taglio del finanziamento statale di oltre 5 milioni di euro negli ultimi anni quattro anni, e di ben 1,5 milioni solo dalla legge di stabilità, la nostra Università ha già approvato il bilancio preventivo per il 2013, che è ancora una volta in pareggio, senza un solo euro di debito, grazie alle nostre politiche di risparmio e di rigore e alla nostra capacità di attrarre fondi e di utilizzare i finanziamenti europei, e al prezioso sostegno della Regione Puglia.
(Fonte: G. Volpe, uninews24.it 28-12-2012)

 
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