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12 Settembre
ABILITAZIONE. SELEZIONE E CLASSIFICAZIONE IN CLASSE A DELLE RIVISTE IN CAMPO UMANISTICO PDF Stampa E-mail
In campo umanistico al contrario che nei settori scientifici, non sempre è chiaro quali siano le riviste di maggior prestigio su cui puntare per collocare i propri lavori. Non hanno questa tradizione. Se chiedi ad alcuni giuristi, non tutti, dove è bene che un giovane pubblichi per avere più titoli, ti risponde: glielo dico io. Come? Dovrebbe già saperlo, dovrebbe essere noto a tutti. Inoltre non sempre sono chiari i metodi seguiti per la selezione degli articoli da pubblicare: in campo scientifico il giudizio sulla singola pubblicazione è espresso da referees anonimi che hanno il compito di valutare l’articolo ricevuto dalla rivista. Il decreto sull’abilitazione ha chiesto che tra gli indicatori da considerare nelle valutazioni vi sia il numero di pubblicazioni in riviste classificate in classe A, classificazione affidata all’Anvur, che si è avvalsa dei giudizi delle società culturali, degli esperti della valutazione e di un gruppo di saggi di chiara fama. Qui si sono sollevate le obiezioni più aspre ed è facile capire perché. Le riviste su cui risultavano aver pubblicato al 15 luglio scorso gli studiosi di questi settori erano circa 16.000. Molte di queste non avevano carattere scientifico: vi erano ad esempio anche articoli apparsi nei quotidiani. È molto prestigioso pubblicare su Repubblica o sul Corriere della Sera,  ma questi non possono essere considerati riviste scientifiche. La selezione e la classificazione in classe A è stata fatta consultando le società culturali, i GEV, e un gruppo di saggi di chiara fama nelle singole aree umanistiche. Ma non era questo l’unico criterio, erano tre: il numero dei libri pubblicati, il numero di articoli o capitoli di libri pubblicati come articolo e il numero di articoli sulle riviste di fascia A. Basta superare la mediana per uno solo di questi tre requisiti per essere abilitati, per l’ambito scientifico se ne richiedono almeno due. Per gli umanisti, tenuto conto anche della maggior difficoltà di individuare criteri di valutazione qualitativi, il decreto ha ampliato rispetto ai settori scientifici le possibilità di soddisfare i requisiti. Ciò nonostante  si è generata una certa resistenza all’idea che un indicatore fosse basato su una classificazione delle riviste, resistenze certo dovute anche alla difficoltà di tali ranking ma anche all’idea che si possa sindacare sulla qualità delle molteplici riviste pubblicate.
(Fonte: S. Fantoni, direttore ANVUR, intervistato da ilsussidiario.net 10-09-2012)
 
ABILITAZIONE. IL RICORSISMO CONDIZIONA LE PROCEDURE PDF Stampa E-mail
Finalmente sono state varate le abilitazioni nazionali che tantissimi ricercatori e associati aspettavano dall’approvazione della riforma (dalla fine del 2010!). Certo il regolamento non sarà perfetto, i tempi a disposizione delle commissioni si annunciano molto stretti, e qualcosa da dire sull'impianto degli indicatori di produttività scientifica ci sarebbe. Ma siamo tutti abituati a ripeterci che "l'ottimo è nemico del meglio" e poi è un tassello importante della Legge 240 e c'è bisogno di promuovere chi merita da tempo di andare avanti. Ma ecco che, puntualmente, qualcuno già pensa al ricorso sulle modalità di computo della produzione scientifica. Si rischia di bloccare tutto, ma che importa? Al termine del complesso percorso di prevalutazione dei progetti di ricerca nazionali (Prin e Firb) ogni ateneo ha una lista di ricercatori "soddisfatti" e la lista, in genere più ampia, di non selezionati. Che ci siano insoddisfatti non è sorprendente: il meccanismo di valutazione è stato complesso. Anche qui c'è chi pensa a ricorsi che potrebbero bloccare l'intera erogazione di finanziamenti. Altro esempio è l'annuncio del ricorso di docenti del Politecnico di Milano contro la decisione del Senato accademico di svolgere tutti i corsi magistrali in lingua inglese. Che il "modello PoliMi" non sia facilmente trasferibile agli atenei generalisti dove s’insegnano e studiano anche le scienze umane, economiche, giuridiche, sociali, ecc. è un aspetto del problema, ma che una decisione del Senato accademico di quel Politecnico - certamente ben meditata e figlia delle regole di governance - sia oggetto di ricorso al Tar deve far riflettere. Insomma, la tentazione di ricorrere contro il risultato o la decisione sgradita è irresistibile. Troppe volte gli stessi processi decisionali, i regolamenti e le procedure sono condizionati, quando non dominati, dalla necessità di prevenire i ricorsi.
(Fonte: D. Braga, IlSole24Ore 19-08-2012)
 
ABILITAZIONE. IL RICORSO DELLA AIC NON PREGIUDICA LA PROCEDURA E NON PRODUCE BLOCCO DELLE ABILITAZIONI PDF Stampa E-mail
L'Associazione Italiana dei costituzionalisti (AIC) ha proposto ricorso contro una particolare clausola del recente decreto ministeriale sulle abilitazioni, la quale prevede che fra gli indicatori della produzione scientifica nei settori cosiddetti "non bibliometrici" delle scienze umane (adottati per scegliere i commissari e per valutare i candidati all'abilitazione) vi sia il numero di scritti pubblicati non già su qualsiasi rivista scientifica, ma solo su quelle riviste che l'ANVUR (l'Agenzia di valutazione del sistema universitario e della ricerca) abbia collocato in una "classe A", destinata a raggruppare le riviste "di eccellenza". Collocato, si badi, adesso, mentre al momento della pubblicazione degli scritti da valutare (risalenti ai dieci anni anteriori all'apertura della procedura) nessuna classificazione esisteva e nessuna rivista era chiamata ad adottare metodi e criteri che la rendessero idonea a essere collocata in classe A. Questa sostanziale "retroattività" del ranking delle riviste è stata denunciata nel ricorso come illegittima e irragionevole. Ma è ovvio che l'annullamento (o comunque la non applicazione) della clausola concernente l'indicatore di produzione scientifica in questione lascerebbe per il resto integra la procedura e non avrebbe alcun effetto di "blocco" delle abilitazioni. Ed è questa la ragione sostanziale per la quale l'Associazione ha avuto cura di circoscrivere attentamente la portata del proprio ricorso, senza cedere alla "irresistibile tentazione" di porre in sede giudiziaria tante altre questioni che pur sono state o avrebbero potuto essere sollevate.
(Fonte: V. Onida, IlSole24Ore 24-08-2012)
 
ABILITAZIONE. MEDIANE INDICATORI NON BIBLIOMETRICI PDF Stampa E-mail
Pubblicate sul sito dell’ANVUR (http://www.anvur.org) e sul sito dell’Abilitazione Scientifica Nazionale (http://abilitazione.miur.it) le mediane relative agli indicatori non bibliometrici dei settori concorsuali di cui all’allegato B del DM 76/2012.
 
ABILITAZIONE. PROCEDURE. DOMANDE DEI CANDIDATI ENTRO IL 20 NOVEMBRE PDF Stampa E-mail
Dopo l’emanazione dei due bandi per la formazione delle commissioni nazionali per l’abilitazione al ruolo di professore di I e II fascia e per i candidati, si avvicinano le prime scadenze per l’avvio dell’operatività delle procedure: 1) il 28 agosto scadranno i termini per la presentazione da parte dei professori ordinari in servizio presso le Università italiane delle candidature a far parte delle commissioni nazionali; 2) il 3 settembre scadranno i termini per l’eventuale ritiro della candidatura. Si tratta complessivamente di 184 commissioni nazionali che saranno formate a seguito dell’accertamento della qualificazione degli aspiranti commissari da parte dell’ANVUR e successivo sorteggio nell’ambito delle liste di idonei formate per ciascun settore concorsuale. Per quanto riguarda i candidati sarà possibile presentare la domanda entro il 20 novembre attraverso la procedura telematica predisposta dal Ministero e accessibile dal sito dedicato all’abilitazione nazionale.
(Fonte: redazione lavoro di italiaglobale.it 25-08-2012)
 
ABILITAZIONE. 7.960 PROFESSORI HANNO PRESENTATO LA CANDIDATURA PER LE COMMISSIONI PDF Stampa E-mail

E’ scaduto il 28 agosto il termine per la presentazione delle candidature per la formazione delle commissioni nazionali per il conferimento dell’abilitazione alle funzioni di professore di prima e seconda fascia. L’avvio delle nuove procedure e la semplificazione prevista per l’inoltro telematico delle domande hanno prodotto risultati molto significativi, che testimoniano la grande aspettativa del mondo universitario nei confronti del nuovo sistema sperimentale dell’Abilitazione Scientifica Nazionale.
Si registra, infatti, un grande afflusso di domande, tenuto conto che su 14.086 professori ordinari in servizio, ben 7.960 hanno presentato la propria candidatura, ovvero il 57% del totale. Tali dati saranno confermati entro il 3 settembre tenuto conto che nello stesso giorno alle ore 17.00 è fissato il termine ultimo per l’eventuale ritiro della candidatura.
(Fonte: MIUR Ufficio stampa 29-08-2012)

 
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