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16 Luglio
RECLUTAMENTO. AL VIA I NUOVI PARAMETRI DI VALUTAZIONE PER IL RECLUTAMENTO DEI DOCENTI UNIVERSITARI E LA FORMAZIONE DELLE COMMISSIONI PDF Stampa E-mail

E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto 76/2012, che fissa i criteri di valutazione per il conseguimento dell'abilitazione nazionale, prevista dall'art. 16 della Legge 240/2010. Le procedure saranno basate su valutazioni di curricula e pubblicazioni, che prevedono il superamento in produzione scientifica del livello mediano dei candidati e il buon posizionamento a livello internazionale. Il numero massimo consentito delle pubblicazioni da presentare varierà in relazione all'area disciplinare e alla tipologia di abilitazione: per la seconda fascia il limite è fissato a 12 pubblicazioni (14 per medicina, agraria, veterinaria e alcune ingegnerie); per la prima fascia saranno ammesse 18-20 pubblicazioni (16 per ingegneria civile e architettura). Sono due le modalità d'esame dei titoli fissate dal Ministero. In alcuni settori (1-9, escluse alcune aree di design e architettura e psicologia) saranno utilizzati indicatori bibliometrici, che prendono in considerazione il numero di articoli pubblicati su riviste di prestigio e caratura internazionale, il numero di citazioni ricevute (rapportato all'età accademica dell'aspirante docente) e l'H-index (anch'esso basato su numero di lavori e citazioni). Negli altri settori scientifici (10-14) i criteri saranno differenti. L'ANVUR provvederà a classificare le riviste in tre classi: A (riviste di caratura internazionale), B (rilevanza almeno nazionale) e C (tutte le altre). Solo dopo questa classificazione sarà possibile procedere alla valutazione degli articoli e dei libri presentati da ciascun aspirante all'abilitazione. Per ogni settore e per ciascuno degli indicatori saranno individuate le mediane, differenziate per le procedure di prima e seconda fascia, destinate a costituire lo spartiacque tra ammessi e non ammessi. Gli stessi parametri saranno utilizzati per selezionare gli aspiranti commissari  e in proposito segnaliamo la Delibera ANVUR 50/2012: “Modalità di calcolo degli indicatori da utilizzare ai fini della selezione degli aspiranti commissari e della valutazione dei candidati per l’abilitazione scientifica nazionale“.
A questa ha fatto seguito il Decreto Direttoriale 27 giugno 2012 n. 181 “Procedura per la formazione delle Commissioni Nazionali per il conferimento dell’abilitazione alle funzioni di professore universitario di prima e seconda fascia”, che all’art. 3 recita: La domanda di partecipazione di cui all'articolo 2 (“Possono presentare domanda di partecipazione alla procedura di formazione delle liste i professori ordinari delle università italiane in possesso di una qualificazione scientifica nel settore concorsuale di appartenenza coerente con quella richiesta ai candidati all'abilitazione scientifica per professore di prima fascia nel medesimo settore concorsuale secondo quanto previsto dal DM n. 76 del 2012”), a pena di esclusione, è presentata entro e non oltre le ore 17.00 (ora italiana) del 28 agosto 2012, utilizzando le informazioni presenti nel "sito docente" (https://loginMIUR.cineca.it/), mediante la procedura telematica validata dal comitato tecnico di cui all'articolo 7, comma 6, del DPR n. 222 del 2011, accessibile dal sito del Ministero - sezione "Università" (http://www.istruzione.it/web/universita/home)  - o direttamente all'indirizzo http://abilitazione.MIUR.it.

 
RECLUTAMENTO. AL VIA LA RIDETERMINAZIONE DEI SETTORI CONCORSUALI PDF Stampa E-mail

Dopo l'abilitazione nazionale per gli aspiranti docenti, è la volta della rideterminazione dei settori concorsuali. Il 12 giugno 2012 è stato, infatti, emanato il decreto ministeriale 159/2012, Rideterminazione dei settori concorsuali, che va a completare un altro tassello della Legge 240/2010. Il nuovo provvedimento dà attuazione all'art. 15, comma 2 della Legge Gelmini, che fissa una nuova numerosità per il personale docente che deve afferire ai singoli settori concorsuali: «in sede di prima applicazione, almeno cinquanta professori di prima fascia e, a regime, almeno trenta professori di prima fascia». A tal fine il decreto ridetermina i settori raggruppandoli in macrosettori concorsuali, così come indicato negli allegati A (descrizione tabellare) e B (declaratorie) del decreto. Per i settori che non rispettano il vincolo dei trenta ordinari, il provvedimento stabilisce alcune corrispondenze, secondo quanto proposto dal Consiglio universitario nazionale (CUN) nel parere generale n. 12 del 3 maggio 2012.  Ma che cosa cambia in concreto? Entro 10 giorni dalla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale il Rettore provvede all'inquadramento dei professori di prima e seconda fascia (e dei ricercatori) dei settori concorsuali 06/M3 (Scienze infermieristiche), 09/C3 (Ingegneria nucleare), 10/F4 (Critica letteraria e letterature comparate), 10/N1 (Culture del vicino oriente antico), 10/N2 (Culture del Medio Oriente antico e moderno e dell'africa) e 11/A6 (Scienze storico-religiose) in nuovi settori concorsuali di afferenza, opportunamente riconfigurati. Inoltre, per il settore concorsuale 05/L1 (Scienze dell'esercizio fisico e dello sport), i professori di prima fascia presentano al Rettore domanda di inquadramento, optando per uno dei seguenti settori concorsuali: 05/D1 (Fisiologia), 05/E1 (Biochimica generale e biochimica clinica), 05/F1 (Biologia applicata), 05/H1 (Anatomia umana), 06/B1 (Medicina interna), 06/D2 (Endocrinologia, Nefrologia e Scienze dell’alimentazione e del benessere), 06/N1 (Scienze delle professioni sanitarie e delle tecnologie mediche applicate), 11/D2 (Didattica, pedagogia speciale e ricerca educativa).
In caso di mancata presentazione della domanda entro i termini previsti, il Rettore decide l'inquadramento in base al curriculum, dopo aver sentito il dipartimento di afferenza dell'interessato. I decreti di inquadramento devono, comunque, essere adottati entro 15 giorni dalla data di pubblicazione del decreto.
(Fonte: Andrea Lombardinilo, rivistauniversitas 09-07-2012)

 
ABILITAZIONI SCIENTIFICHE. DOSSIER DEL CUN PDF Stampa E-mail
Il Dossier risponde a esigenze di documentazione, per le necessità delle comunità accademiche e scientifiche e delle sedi istituzionali. Raccoglie le mozioni, i pareri, gli interventi e i documenti del Consiglio Universitario Nazionale sul tema delle abilitazioni scientifiche nazionali. Sono inoltre inclusi gli atti normativi di riferimento e le pronunce rese in materia dal Consiglio di Stato.
(Fonte giugno 2012)
 
ABILITAZIONI SCIENTIFICHE. LA NUOVA “MEDIANA VOLONTARIA” PDF Stampa E-mail
Dopo mesi di comunicazioni da parte di soggetti istituzionali e non, dalla rete, da gruppi di studio (roars ha più volte sottolineato le difficoltà del “modello ANVUR” per le abilitazioni), ebbene dopo tanti mesi anche gli addetti ai lavori hanno compreso che la strada tracciata per un’abilitazione nazionale basata sulle mediane delle produzioni scientifiche non è praticabile, o almeno non lo è se si vuole applicare rigore scientifico e metodologico alla raccolta, verifica e comparazione dei dati prima che scada il piano straordinario (ormai al secondo anno) previsto dalla stessa 240 per il reclutamento straordinario di professori associati. Se non puoi eliminare le abilitazioni che tuttavia non puoi fare con le regole che tu stesso hai scritto, perché di fatto inapplicabili, in quanto basate su dei concetti (“la mediana” – quella delle pubblicazioni, dell’H-index) la cui traduzione in pratica è impresa titanica, basta cambiare, o meglio rimodulare, il significato dei termini. Cosi la mediana non è più quella delle pubblicazioni; un parametro della tanto attesa ma mai arrivata anagrafe della ricerca, un indice della “produttività” scientifica delle nostre comunità universitarie cui rapportare chi aspira ai ruoli di professore associato ed ordinario. No. La mediana è quella delle pubblicazioni “volontaristicamente” inserite da chi lo vuole sul proprio profilo CINECA in una finestra di due settimane (fino all’8/7). E’ evidente come per questa via l’impresa titanica diventa gestibile, i problemi operativi si ridimensionano e per quelli giuridici che immediatamente si profilano l’ANVUR comunica che troverà qualche soluzione.
(Fonte: A. Pezzella, roars 27-06-2012)
 
ABILITAZIONI SCIENTIFICHE. IL CUN CRITICA IL CRITERIO DELLA MEDIANA E LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI ABILITAZIONE PDF Stampa E-mail

Riguardo al criterio della mediana, il CUN osserva che per tener conto della complessità dei saperi l’adozione del criterio della mediana costringe ad analisi bibliometriche sempre più complesse che possono arrivare persino a sottoinsiemi dei settori scientifico-disciplinari. Mette anche in evidenza il pericolo di entrare in tensione con il principio di eguaglianza, riferendosi probabilmente all’uso di mediane multiple all’interno dello stesso settore concorsuale o persino scientifico-disciplinare.
Evidenzia anche come il criterio della mediana finisca per “allontanarsi significativamente dalla lettera della legge (art. 16, c. 3, lett. a) della l. n. 240/2010″ (la quale prevede che l’abilitazione sia attribuita “con motivato giudizio fondato sulla valutazione analitica dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche, previa sintetica descrizione del contributo individuale alle attività di ricerca e sviluppo svolte, ed espresso sulla base di criteri e parametri differenziati per funzioni e per area disciplinare“). La conclusione della mozione è molto netta: [Il CUN] esprime contrarietà sull’ipotesi formulata dall’ANVUR (delibera ANVUR n. 50/2012, art. 16) di coinvolgere il CUN in un processo di verifica di caratteristiche di dettaglio della distribuzione degli indicatori bibliometrici, sul cui significato e sulla cui stessa praticabilità questo Consesso ha ripetutamente e chiaramente espresso forti riserve; conferma viva preoccupazione circa l’efficacia e l’applicabilità dell’impianto regolamentare proposto per la gestione delle procedure di abilitazione (vedi anche mozione del 20 Giugno 2012), il cui svolgimento, ormai in grave ritardo rispetto alle previsioni di legge, è molto urgente per ripristinare una normale vita universitaria sotto il profilo del reclutamento e degli avanzamenti di carriera dei docenti.
(Fonte: mozione CUN 11-07-2012)

 
ABILITAZIONI SCIENTIFICHE. L’ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI COSTITUZIONALISTI IMPUGNA DAVANTI AL TAR IL DM SULL’ABILITAZIONE SCIENTIFICA PDF Stampa E-mail

Migliaia di giovani ricercatori che, nonostante tutto, ancora ambiscono a diventare professori universitari, leggono e rileggono i criteri in base ai quali saranno valutati per prendere l'abilitazione e non possono fare a meno di sentirsi tanti piccoli Josef K.
Nel D.M. 7 giugno 2012 (che approva il regolamento sui criteri e parametri per la valutazione dei candidati e sulle modalità di accertamento della qualificazione dei commissari ai fini dell’attribuzione dell’abilitazione scientifica nazionale per l’accesso alla prima e alla seconda fascia dei professori universitari) all’allegato B, c'è scritto, infatti, che, almeno per quanti stanno tentando la carriera universitaria nelle discipline umanistiche, la valutazione dipenderà dal numero di articoli pubblicati negli ultimi dieci anni in «riviste appartenenti alla classe A». Peccato che i candidati non potevano sapere prima quali riviste sarebbero state inserite in futuro nella «classe A». A dividere le riviste in classi «A, B e C» - spiega, infatti, il decreto - è l'ANVUR, l'Agenzia di valutazione del sistema universitario. Un lavoro di classificazione fatto ex post che avrà effetti retroattivi sulla carriera dei candidati. «Tale disciplina appare lesiva dei principi di eguaglianza e ragionevolezza», annota l’associazione italiana dei costituzionalisti che, esaminato il testo del decreto ministeriale emanato lo scorso 7 giugno, ha deciso di impugnarlo davanti al Tar. Nel «regolamento sui criteri e parametri per la valutazione dei candidati e sulle modalità di accertamento della qualificazione dei commissari ai fini dell'attribuzione scientifica nazionale per l'accesso alla prima e seconda fascia dei professori universitari» i costituzionalisti italiani ravvisano «un palese vizio di illegittimità e irragionevolezza». Il problema - come prevedibile - riguarda appunto le materie umanistiche. Quelle che non possono essere valutate con criteri esatti.
La scelta di dividere le riviste in tre classi e di valutare poi i candidati in base al «numero di articoli pubblicati nei dieci anni consecutivi precedenti il bando su riviste appartenenti alla classe A» viene categoricamente bocciata dai costituzionalisti. Si tratta di un criterio «definito ora per allora e con effetto retroattivo», annotano nella lettera che il presidente Valerio Onida ha indirizzato in queste ore ai colleghi delle associazioni di storia del diritto, di diritto penale, commerciale, amministrativo, e così via. Per annunciare che il direttivo dell'associazione dei costituzionalisti ha deciso di impugnare il decreto.
(Fonte: mgerina@unita.it 26-06-2012)

 
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