Home 2012 25 Giugno
25 Giugno
UNIBO. 49 PROGETTI DI RICERCA SELEZIONATI TRAMITE LA VALUTAZIONE DELL’EUROPEAN SCIENCE FOUNDATION PDF Stampa E-mail

L'Alma Mater ha selezionato, con un'agenzia internazionale e indipendente, 49 progetti di ricerca su 142 da inviare al ministero dell'università. Per vincere a livello nazionale la gara dei fondi. Ma sul campo di battaglia interno sono rimaste molte vittime: 93 gruppi non gliel’hanno fatta. E a uscirne bastonata, nella corsa riservata ai giovani ricercatori, è soprattutto l'area umanistica. È il bilancio della pre-selezione sui due bandi ministeriali che finanziano la ricerca in Italia: i programmi di rilevante interesse nazionale (Prin) e quelli «Futuro in ricerca» riservati ai più giovani (Firb). La procedura è nuova, i risultati sono usciti in questi giorni.
Per la prima volta il ministero ha delegato i singoli Atenei alla «scrematura» dei progetti, dettando anche il numero massimo da presentare: per Bologna, 34 progetti Prin su 81 domande arrivate, e 15 Firb su 61 candidati. Una limitazione alla libera competizione dei ricercatori e degli Atenei dettata da fondi per la ricerca sempre più ridotti. L'Ateneo, unico a farlo, ha affidato la valutazione a un ente esterno, la. Il prorettore alla ricerca Dario Braga: «È stata una scelta difficile, sono stati esclusi progetti che avevano pieno diritto a rimanere in gara. Molti, infatti, hanno ricevuto ottimi commenti, ma non potranno procedere per via del limite imposto. Di fatto, il ministero ha scaricato sulle università la parte pesante della valutazione senza che il risultato di questo sforzo sia collegato all’erogazione certa di fondi». Tra i 15 progetti Firb selezionati solo uno è di area strettamente umanistica (scienze religiose), altri due sono di area politologica. Inevitabile la delusione e il malumore degli umanisti che ora chiedono un riequilibrio della disparità sui fondi per la ricerca. Gli obiettivi europei favoriscono, infatti, la ricerca applicata, ed era ridotto il budget ministeriale per le aree economiche e sociali. «Affidando il processo a un’agenzia europea abbiamo comunque fatto una scelta innovativa, per garantire equo trattamento a tutti - spiega Braga - ma soprattutto abbiamo l'opportunità di qualificare la scelta di Bologna nella valutazione ministeriale come il risultato di una selezione forte e con modalità internazionalmente riconosciute».
(Fonte: I. Venturi, La Repubblica 13-06-2012)

 
UNIBO. PROCLAMAZIONE PUBBLICA DEI DOTTORI DI RICERCA PDF Stampa E-mail

È la prima volta che l’Università organizza la proclamazione pubblica dei dottori di ricerca. E non è un caso che insieme al Comune sia stata individuata piazza Maggiore come la sede ideale per ospitare i 470 dottori e i loro famigliari. La platea è al gran completo con le prime file occupate dalle autorità. Sul palco il rettore, i prorettori, gli ospiti. Tutt’intorno i curiosi, e gli amici. I neo dottori entrano, emozionati e precisi, in due cortei, tra gli sguardi di tutti. Dionigi li elogia. «Sappiamo bene che spesso oltre confine i nostri dottori si affermano e trovano più facilmente lavoro — dice Dionigi —, ma fino a quando potremo permetterci questo autolesionismo, quello di consegnarli chiavi in mano agli altri Paesi?». Tutti devono fare la loro parte, anche l’industria «opzionando i propri quadri e dirigenti direttamente dall’eccellenza dell’università», e pure la città «che deve contribuire a creare condizioni materiali, abitative e non solo, per trattenerli». Anche i dottori devono fare la loro, «chi come voi ha età, intelligenza e conoscenze adeguate alle urgenze del presente non può sottrarsi alla responsabilità che ne deriva». Anche il sindaco Merola esorta i giovani studiosi a «dare il massimo per contribuire allo sviluppo della società». "In fondo qui oggi non stiamo tanto imitando scene all'americana - mette in chiaro il sindaco - ma stiamo innovando l'antico e insieme modernissimo legame tra Università, studenti e citta' che ha reso famosa Bologna nel mondo". E spiega di volere «una città dove il merito sia premiato davvero e quindi a tutti è garantita l’uguaglianza di base nel diritto allo studio». Un tasto su cui insiste pure Vacchi, presidente di Unindustria: «il potenziale di questi dottori di ricerca — dice — deve essere trasformato in valore economico e sociale». Quindi i 470 hanno sfilato, uno dopo l’altro, per ricevere la pergamena e il testo del discorso pronunciato da Giorgio Napolitano il giorno dell'inaugurazione dell’anno accademico. Infine il coro Gaudeamus igitur e il lancio dei tocchi neri. In perfetto stile Oxford. (Fonte: Corriere di Bologna 19-06-2012)

Un’ immagine della cerimonia di proclamazione pubblica dei dottori di ricerca dell’Alma Mater

 
UNIBO. ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE ALMAE MATRIS PROFESSORES EMERITI (AMPE) PDF Stampa E-mail

L’AMPE (Almae Matris Professores Emeriti) è un’associazione che ha iniziato la propria attività nel settembre del 2010 ed è stata istituita per iniziativa di alcuni Professori Emeriti e di essa sono soci di diritto tutti i Professori Emeriti dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.
L’AMPE ha finalità puramente culturali e si prefigge di mettere a disposizione dell'Università e della società le competenze dei propri Componenti. La peculiarità di accomunare Studiosi di caratterizzazione culturale diversa consente di privilegiare la realizzazione di iniziative aventi approcci multidisciplinari integrati di natura scientifica ed umanistica. Ulteriore scopo è quello di favorire le relazioni fra Colleghi nonché quello di tutelare e di valorizzare il ruolo dei Professori Emeriti nelle Istituzioni accademiche e di favorirne le relazioni internazionali con analoghe istituzioni. Tuttora l’AMPE costituisce un’Associazione originale nell’ambito italiano e numerose sono state le richieste di informazioni da parte di altri Atenei. Dai contatti avuti si riscontra come diffusa sia l’attesa da parte degli Emeriti di avere riconosciuto nelle prassi, oltre che nelle forme, alcune prerogative di riguardo così come avviene in molte Università estere. Presso il Portale di Unibo è attivo un sito specifico dedicato all’AMPE nel quale sono riportati Statuto, Repertorio degli Emeriti dall’origine (1933) ad oggi, convegni ed attività diverse, notizie.
L’AMPE oltre a collaborare con l’Unibo ha sviluppato significative collaborazioni esterne ed in particolare con l’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna. L’Accademia è stata scelta quale sede preferenziale per le attività convegnistiche e diventerà anche il domicilio formale dell’AMPE.
L’AMPE ha organizzato i seguenti convegni che si riportano in ordine cronologico:

  • 03/05/2011 – L’Italia: società e stato. Relatori G. Calboli, F. Galgano, G. De Vergottini. Da parte della Società Compositori, le relazioni sono state raccolte in un volume.
  • 20/06/2011 – Globalizzazione e mondializzazione: Relatori V. Balzani, F. Galgano, G. Zucchi.
  • 28/10/2011 – Nuove frontiere della conoscenza in Antropologia e nella Medicina. Relatori F. Facchini, A. Del Gaudio, P. Puddu.
  • 29/11/2011 – Il “virus logico linguistico” nella Scuola e nell’Università: come sconfiggerlo. Promotore-Relatore F. Ciampolini e S. Contadini, F. Piazzi, F. Frabboni, C. Saccani.
  • 22/03/2012 – Nascite premature: un problema clinico-sociale. Promotore-Relatore G.P. Salvioli e U. Rizzo, G. Faldella, G. Cocchi, A. Sansavini.
  • 08/05/2012 – L’anomalia americana: sistemi sanitari USA ed europei a confronto. Promotore-Relatore G. Freddi con F. Toth.
Entro il 2012 sono previsti altri tre convegni in corso di organizzazione.
 
L' ITALIA COME SOCIETÀ E COME STATO. UN'IDENTITÀ CULTURALE PDF Stampa E-mail

Autori: Gualtiero Calboli, Francesco Galgano, Giuseppe De Vergottini. Editore Compositori  (collana Quadrifogli), 2012.
Tre autori di grande carisma culturale, professori emeriti dell’Alma Mater, raccontano la formazione storica, linguistica, economica, giuridica e soprattutto culturale di quella entità che va sotto il nome di Italia. Un volume senza polemiche sui fatti del passato e al di sopra dello scontro politico attuale, nato nella consapevolezza che non si può vivere pienamente la realtà del presente senza adeguata conoscenza dei fatti che sono concorsi a determinarla.
Il volume, che raccoglie le relazioni di un convegno promosso dall’AMPE (Almae Matris Professores Emeriti), è stato presentato al Presidente della Repubblica il 13 maggio 2012 in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico.

 
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