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29 Maggio
TRE PRIORITÀ PER L’UNIVERSITÀ PDF Stampa E-mail

Sempre meno giovani italiani s’iscrivono all'università (-10% nell'ultimo anno). Le ragioni sono varie: un orientamento inefficiente, l'idea— sbagliata! — che studiare sia inutile. Ma soprattutto queste scelte segnano un'intollerabile de-crescita culturale e sociale, per cui l'alta formazione tende a trasmettersi nuovamente per censo. Pochissimi ottengono borse di studio: il 7% degli studenti, con 258 milioni di euro di fondi pubblici, contro il 25,6% della Francia (1,6 miliardi), il 30% della Germania (2 miliardi) e il 18% della Spagna (943 milioni). In 5 anni il nostro dato è calato dell'11,2%, mentre aumenta negli altri paesi (Francia +25,9%, Germania +18,6%, Spagna + 39%).
L'università italiana è bloccata da procedure macchinose e interminabili, che non ci consegnano un sistema più efficiente, ma più asfittico e di minor qualità, oltre a una generazione perduta di ricercatori. Così, stiamo già scivolando fuori dal modello sociale europeo: un'Italia rassegnata all'inutilità della formazione vive il declino come destino. Nel Programma nazionale di riforma 2012, il governo ha mostrato attenzione a questi temi, marcando essenziali discontinuità, sostenendo il valore sociale dell'istruzione e il rafforzamento del diritto allo studio. Non basta: ora occorre passare dalle parole ai fatti. Servono misure strategiche e interventi urgenti, che a nostro avviso devono essere mirati su tre priorità.
Primo, un programma nazionale per il merito e il diritto allo studio, che affianchi gli interventi regionali, finanziato con 500 milioni (250 di risorse già destinate all'università e 250 da prestiti d'onore) e potenziato nel Mezzogiorno dall'utilizzo delle risorse europee per sostenere percorsi Erasmus e "Master and back". L'università torni a essere la culla, e non la tomba della mobilità sociale, garantendo davvero il diritto costituzionale a completare gli studi per i capaci e meritevoli "ancorché privi di mezzi".
Secondo, la circolazione dei talenti e l'apertura internazionale. Nel venticinquesimo compleanno dell'Erasmus, l'Italia ha poco da festeggiare, perché il programma coinvolge solo l'1% dei nostri studenti, metà della media europea, al Nord il doppio che al Sud. Puntiamo a far sì che in 5 anni si passi da 20mila a 100mila studenti Erasmus l’anno, intervenendo con sgravi fiscali per le famiglie, sul riconoscimento dei crediti, sugli scambi di ospitalità. Erasmus significa anche accoglienza degli studenti stranieri, e richiama l'apertura e la trasparenza del sistema: insegnamento in inglese e dell'inglese, equipollenza per il riconoscimento dei titoli accademici, "cattedre parziali" per gli studiosi che insegnano nelle università straniere.
Terzo, l'accesso ai ruoli universitari. Anche qui, tutto è fermo, dalle procedure di abilitazione al piano per gli associati, ai contratti in tenure track: si deve invertire la marcia e investire sui giovani, con il contratto unico di ricerca (con diritti certi e compensi adeguati) per tutte le attività post-doc e una figura più "forte" di professore junior in percorso di ruolo. A poco più di 30 anni deve essere possibile fare di un talento — la ricerca e l'insegnamento — l'impegno della propria vita.
(Fonte: M. Meloni, M.C. Carrozza, L’Unità 22-5-2012)

 
LE FONDAZIONI UNIVERSITARIE PDF Stampa E-mail

Le Fondazioni universitarie, passati dodici anni dalla normativa che ne regola l’istituzione e il funzionamento, rappresentano ormai una realtà importante non solo nell’ambito dell’Università e della ricerca ma anche per il mondo economico e produttivo del Paese. Alla luce della nuova mission che gli Atenei sono chiamati a sviluppare, le Fondazioni universitarie possono rappresentare privilegiati strumenti operativi in grado di facilitare un profondo cambiamento dei rapporti fra sistema universitario e mondo imprenditoriale per costruire un sistema virtuoso attraverso il quale raccogliere risorse, esigenze, idee e suggerimenti, progetti innovativi.
“Le esperienze sin qui condotte dalle Fondazioni universitarie operanti in Italia, sebbene ancora numericamente limitate, – spiega il direttore della Fondazione Marco Biagi Paola Reggiani Gelmini – hanno già significativamente dimostrato il ruolo che esse possono svolgere quale centro di incontro in grado di mettere in comunicazione le esigenze e i bisogni presenti nel mondo economico e produttivo e le opportunità e gli strumenti offerti dalle Università oltre che rappresentare uno strumento essenziale nel reperimento di nuove risorse finanziarie. Le Fondazioni hanno sin qui svolto azioni importanti in supporto degli Atenei: dal finanziamento di borse di dottorato e di posti da ricercatore, al sostegno finanziario per progetti ed eventi; dall’anticipazione dei fondi su progetti finanziati da bandi pubblici al sostegno nella strutturazione e finanziamento di Master e di corsi post laurea; dalla gestione servizi di Ateneo alla gestione patrimonio immobiliare; dall’attività di promozione per la diffusione della conoscenza delle competenze al sostegno per il reperimento di personale a progetto”.
“Il progressivo aumento del numero di Fondazioni Universitarie registrato in questi anni e l’interesse manifestato da numerosi Atenei, – commenta il Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Aldo Tomasi – induce a ritenere che, in breve tempo, esse rappresenteranno una realtà numericamente ancora più importante a livello nazionale”.
Per tale ragione, il Coordinamento Nazionale delle Fondazioni Universitarie, intende ulteriormente rafforzare una identità comune a supporto del sistema universitario nazionale, costituendo un punto di riferimento per garantire una migliore tutela degli interessi del sistema universitario, mettendo in rete le Fondazioni esistenti, promovendone altre e condividendo le esperienze già maturate.
(Fonte: sassuolo.2000.it 22-05-2012)

 
OLANDA. IL NUFFIC COMPIE 60 ANNI PDF Stampa E-mail

Il Nuffic, l'Organizzazione olandese per la cooperazione internazionale nell'istruzione superiore, ha festeggiato i 60 anni l'11 gennaio 2012. Per celebrare la ricorrenza, una conferenza ha riunito all'Aia i portatori d'interesse da tutto il paese per riflettere sulla storia dell'associazione e guardare al futuro, all'insegna del motto "Linking Knowledge Worldwide" che ha sempre guidato le iniziative del Nuffic in tutti questi anni. Fondato nel 1952 per ampliare le opportunità d'istruzione per studenti e ricercatori, il Nuffic nel corso degli anni è cresciuto sino a divenire una delle più importanti realtà nazionali per l'internazionalizzazione dell'istruzione superiore. Le innumerevoli attività di cui si occupa includono la gestione dei programmi per le borse di studio internazionali e la cooperazione istituzionale, la promozione dell'istruzione superiore olandese all'estero, la valutazione di qualifiche straniere e lo sviluppo e la divulgazione della ricerca. L'ultima pubblicazione del Nuffic, Changing Flows in International Student Mobility, analizza strategie e tendenze delle politiche internazionali di reclutamento degli studenti in 11 Paesi: Paesi Bassi, Francia, Germania, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Australia, Singapore, Malaysia e Cina. Il rapporto descrive anche le politiche di mobilità in entrata e in uscita di 14 mercati-target: Argentina, Brasile, Cile, Cina, Colombia, Egitto, India, Indonesia, Messico, Russia, Corea del Sud, Taiwan, Tailandia e Vietnam.
(Fonte: E. Cersosimo, rivistauniversitas 23-05-2012)

 
ESU (EUROPEAN STUDENTS' UNION) AND THE STARTING PROJECT SAGE (STUDENT ADVANCEMENT OF GRADUATES EMPLOYABILITY) PDF Stampa E-mail

The European students' union (ESU) has invited stakeholders to participate in a roundtable on employability of higher education in Brussels on 29th of May. With this event, ESU aim to include a wide range of perspectives to the starting project Student Advancement of Graduates Employability (SAGE). The aims of SAGE project are to explore the impact of European higher education reforms on how it contributes to enhancing both academic quality and relevance of education for the needs of society and labour market. On the other hand, SAGE is designed to strengthen the capacity of student representatives to take part in setting policy on European, national and regional levels on improving the employability of graduates. The project combines policy research with active engagement of stakeholders from both national and European level and aims at capacity building of ESU membership, aiming to increase understanding of European integration in higher education and thus empowering stakeholder contributions to evidence based policy making.
(Fonte: esu-online.org maggio 2012)

 
EUA (EUROPEAN UNIVERSITY ASSOCIATION) FUNDING FORUM PDF Stampa E-mail

EUA is organising the first Universities’ Funding Forum in June 2012 (Salzburg, Austria, 11-12/06/2012). The Funding Forum is a unique, inclusive platform open to all higher education funding stakeholders – universities and students, public authorities, public and private funders and partners. The Forum will put forward the views of the sector to national and European decision-makers. The Forum will notably: analyse the impact of the economic crisis on Europe’s universities; look into the future of European funding for universities and their challenges; examine the consequences of integrating “performance” criteria in funding models; explore new ideas to bring money in higher education; help university leaders to design adequate strategies in response to funding changes; discuss both the funders’ and the students’ perspectives on sustainable funding.
(Fonte: eua.be maggio 2012)

 
EDULEARN12. EDUCATION AND NEW LEARNING TECHNOLOGIES PDF Stampa E-mail

La ‘International Conference on Education and New Learning Technologies’, quarta conferenza annuale dello IATED (International Association for Technology, Education and Development), è organizzata a Barcellona per il 2 - 4 luglio. The attendance of more than 700 delegates from 75 different countries is expected. EDULEARN12 is an International Forum for those who wish to present their projects and discuss the latest innovations and results in the field of New Technologies in Education, E-learning and methodologies applied to Education and Research. Il sito web dedicato all'evento.
(Fonte: iated.org maggio 2012)

 
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