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29 Maggio
L'UNIVERSITÀ NON PUÒ ESSERE AFFIDATARIA DI INCARICHI DA ALTRE P.A. PDF Stampa E-mail

Le università non possono essere affidatarie dirette d’incarichi da altre amministrazioni per servizi di ingegneria e consulenza; gli accordi previsti dalla legge 241/90 non possono essere utilizzati per eludere l'obbligo di affidare a terzi con gara servizi di consulenza; se, infatti, l'accordo non ha a oggetto lo svolgimento di un’attività comune alle amministrazioni e prevede un compenso, si tratta di un contratto di appalto soggetto a gara e i professionisti e le società devono potere competere per l'acquisizione del contratto. Sono queste le conclusioni che l'Avvocato generale Verica Trstenjak ha proposto alla Corte di giustizia per la decisione della causa C 159/11 che vede come parti in causa da un lato l'Azienda sanitaria locale di Lecce e dall'altro lato l'Oice, l'Ordine degli ingegneri della Provincia di Lecce e il Consiglio nazionale degli ingegneri. In sostanza l'Avvocato generale, riconoscendo all'Università la qualità di operatore economico, sulla base della sentenza C-305/08 del 23 dicembre 2009, afferma indirettamente che in tale qualità non avrebbe potuto sottoscrivere un accordo ma poteva semmai partecipare a una gara, con gli altri operatori, per l'aggiudicazione dell'appalto.
(Fonte: A. Mascolini, ItaliaOggi 24-05-2012)

 
UN ACCORDO DI FEDERAZIONE TRA GLI ATENEI DI CAGLIARI E SASSARI PDF Stampa E-mail

Un patto tra le università sarde: è stato firmato un protocollo d’intesa tra gli atenei di Cagliari e Sassari per un accordo di federazione. L’intesa è stata raggiunta per promuovere iniziative congiunte per la diffusione e la valorizzazione delle attività di ricerca e di arricchimento delle conoscenze: le due università dell’Isola “promuovono lo sviluppo della Sardegna, operando per il progresso della Regione e per diffondere nel territorio le conoscenze scientifiche e le esperienze didattiche più avanzate a livello internazionale”.
Nell’accordo è richiamata l’apertura del mondo accademico al confronto programmatico con la Regione, anche per realizzare “programmi di sviluppo che rimuovano gli ostacoli derivanti dalla condizione insulare”. I due rettori sottolineano nel documento che l’accordo di federazione consentirà di salvaguardare il patrimonio storico e culturale dei due Atenei, che ne riflette l’indispensabile e specifico contributo allo sviluppo dell’isola. Nello specifico, l’accordo prevede “un processo di integrazione federativa attraverso la formalizzazione delle attività svolte in collaborazione in settori universitari strategici per lo sviluppo culturale, sociale ed economico della Sardegna”. “L’accordo è utile per razionalizzare l’utilizzo delle risorse – spiega il rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis – e per migliorare la qualità della ricerca, l’attività didattica e il servizio al territorio, in considerazione del fatto che le risorse trasferite agli Atenei sono fortemente diminuite".
(Fonte: sardegnaoggi.it 15-05-2012)

 
NOMINE DEI DIRETTORI GENERALI DI AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE. SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE PDF Stampa E-mail

Sulla legge che disciplina le nomine dei direttori generali di aziende ospedaliero-universitarie, la legge regionale 6 del 2011, arriva il semaforo rosso della Corte costituzionale. La Consulta, con la sentenza depositata giovedì mattina, ha ritenuto così fondate le questioni sollevate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri ritenendo lesa l’autonomia dell’Università. Una sentenza che però non avrà ripercussioni sulla sanità umbra. Come spiegano da palazzo Donini, infatti, sede della giunta regionale, i rilievi sono giusti ma la sentenza non avrà alcun effetto pratico. Questo perché nel nuovo testo di riforma della sanità, che sarà approvato il 28 maggio prossimo, è prevista proprio l’istituzione delle aziende ospedaliero-universitarie, prima non previste, con tutto il necessario coinvolgimento dell’ateneo per quanto riguarda nomina e valutazione. Le questioni sollevate Le questioni sollevate a suo tempo dal Governo Berlusconi riguardavano la violazione dell’articolo 117 della Costituzione e l’articolo 33 sesto comma della norma impugnata. «La normativa qui censurata – si legge nella sentenza – disciplina in modo autonomo e unilaterale le modalità di nomina dei direttori generali di aziende ospedaliero-universitarie, senza prevedere alcun coinvolgimento della componente universitaria e restringendo il procedimento di intesa con il rettore soltanto ai nominativi dei candidati idonei, contenuti in un elenco predisposto in via esclusiva dalla Giunta regionale».
La norma «ha leso – secondo la Corte – l’autonomia universitaria sottraendo all’Ateneo ogni effettiva forma di partecipazione» alle suddette nomine. Inoltre, poiché la legge affida «in modo sostanzialmente esclusivo alla Giunta regionale il procedimento di valutazione, conferma dell’incarico o risoluzione del contratto per i direttori generali prevedendo per le aziende ospedaliere soltanto un parere della Conferenza Permanente per la Programmazione sanitaria e socio-sanitaria regionale, laddove il procedimento stesso doveva essere definito in uno specifico protocollo d’intesa tra gli enti interessati», sussistono le «denunciate violazioni» della costituzione, nonché del «principio di leale collaborazione tra Università e Regione».
(Fonte: Dan. Bo.umbria24.it 17-05-2012)

 
RISULTATI DEL QUESTIONARIO MIUR SUL VALORE LEGALE DEL TITOLO DI STUDIO PDF Stampa E-mail

Il ministro Profumo non sembra intenzionato a fare molta pubblicità al risultato della consultazione online sul valore legale del titolo di studio. La possibilità di votare era scaduta il 24 aprile e, a oggi, nessun comunicato ufficiale del Miur sulla stragrande maggioranza degli italiani che si è dichiarata contro l’abolizione del valore legale della laurea e contro chi voleva creare un ranking fra i diversi atenei. Si possono leggere i dati ufficiali riportati da IlSole24Ore.
(16-05-2012)

 
NON RISPETTATE LE SCELTE DEI CONTRIBUENTI SUL CINQUE PER MILLE PDF Stampa E-mail

La quota dell'Irpef assegnata dai contribuenti, con le dichiarazioni dei redditi 2010, agli enti non profit, alle università, alla ricerca, o alle attività sociali dei Comuni, ammonta a 463 milioni di euro. Questo, almeno, è l'importo che sarebbe dovuto andare ai beneficiari in base alle firme e ai codici fiscali indicati dai cittadini nei prospetti riferiti ai redditi 2009. La somma che sarà distribuita agli enti, però, sarà di 383 milioni di euro, come si vede anche dagli elenchi dei beneficiari 2010 appena pubblicati dall'agenzia delle Entrate (in realtà a essere distribuiti saranno 375 milioni, considerando gli enti ammessi alla ripartizione e non gli esclusi). La sforbiciata vale dunque almeno 80 milioni di euro: praticamente, il 17% della quota effettivamente destinata dai contribuenti attraverso il cinque per mille. Tutto questo, in base alle indicazioni fornite dall'amministrazione finanziaria ai ministeri competenti, si giustifica con l'esigenza di allinearsi all’effettiva disponibilità in bilancio delle risorse da distribuire. Ai singoli ministeri sono state rimodulate le somme spettanti per la ripartizione: il dicastero del Lavoro e delle Politiche sociali (competente per gli enti del volontariato e per le Onlus) avrà 253,5 milioni – invece degli oltre 300 spettanti –, l'Istruzione (enti di ricerca scientifica e Università) avrà 55,6 milioni, la Salute (enti di ricerca sanitaria) 54 milioni, l'Interno (per i Comuni) 12 milioni, e la Presidenza del Consiglio dei ministri (per le associazioni sportive dilettantistiche) 7,4 milioni. «Non c'è denaro meglio speso, per lo Stato, del cinque per mille dell'Irpef», sottolinea Gianni Pezzoli, presidente della Fondazione Grigioni per il morbo di Parkinson, che perderà oltre 200mila euro. «È chiaro che ora – aggiunge – non potremo mantenere gli stessi programmi di ricerca di cui avevamo parlato ai nostri sostenitori».
(Fonte: V. Melis, IlSole24Ore 21-05-2012)

 
LAUREE FASULLE AD LIBITUM PDF Stampa E-mail

Spuntano le migliori soluzioni, in termini di qualità/prezzo/tempo, per ottenere la “laurea patacca” restando comodamente seduti davanti al pc o, se proprio un minimo sforzo lo si vuole concedere, partendo per una breve “vacanza studio” e sudarsi il titolo con un corso intensivo di soli pochi mesi. Sul sito www.instantdegrees.com è possibile ad esempio ricevere direttamente a casa propria una perfetta riproduzione della pergamena, uguale in tutti i dettagli a quelle originali, in soli 5 giorni (basti pensare che i tempi burocratici per avere quella vera in un normale ateneo italiano vanno dai 4 ai 24 mesi). Se invece le aspirazioni sono più alte e oltre al documento si vuole anche un suo riconoscimento legale per l’ammissione a un concorso pubblico, basta rivolgersi al mercato nero russo, leader nel settore: documenti stampati sulla carta della Goznac, il poligrafico di Stato, e tanto di vidimazione ufficiale con inserimento nel database degli atenei. Vuoi diventare medico o avvocato ma gli anni di studio sono troppi? In Romania i tempi sono brevissimi, ma i costi sono più elevati. Con 100.000,00 euro diventi medico o dentista senza nemmeno superare il test di lingua, e la frequenza … quella si definisce in base ai tuoi impegni. Certo il titolo non ti assicura l’abilitazione nelle strutture pubbliche … ma in quelle private si. Per chi vuole tirarsela un po’, ci sono poi gli istituti con i nomi storpiati: c’è l’Università di Berkeley, quella di Standford o la Sorbon, bisogna solo fare attenzione alla geografia. La Cambridge International University ad esempio ha sede in Sud Africa e non in Gran Bretagna, il Concordia College and University nella Repubblica dominicana anche se ha un sito internet registrato in Pakistan e una casella postale negli U.S.A. Ma se proprio si vogliono fare le cose per bene allora bisogna affidarsi alla Belford University (americana del Texas all’apparenza, in realtà degli Emirati Arabi). Il servizio qui è ancora più completo: con 3mila dollari prendi il pacchetto “speciale” laurea+master+dottorato di ricerca e per ottenere tutti i documenti basta superare solo un semplice test.
(Fonte: C. Amendola, you-ng.it 16-05-2012)

 
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