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30 Aprile
DOCUMENTI DELLA EUROPEAN UNIVERSITY ASSOCIATION (EUA) PDF Stampa E-mail

University Autonomy in Europe II. The Scorecard”. By Thomas Estermann, Terhi Nokkala & Monika Steinel 2011. Link.

Global university rankings and their impact” (EUA report on rankings 2011) by Andrejs Rauhvargers. Link.
 
UNIONE EUROPEA. ORIZZONTE 2020, UN PROGRAMMA DI 80 MILIARDI DI EURO PER INVESTIMENTI IN RICERCA E INNOVAZIONE PDF Stampa E-mail
L’ultimo in ordine di tempo dei progetti d’investimento dell’UE è stato recentemente presentato dalla commissaria UE Máire Geoghegan-Quinn che ha annunciato Orizzonte 2020, un programma di 80 miliardi di euro destinati a investimenti per la ricerca e l’innovazione. Per la prima volta Orizzonte 2020 raggruppa l’insieme degli investimenti dell’UE per la ricerca e l’innovazione in un programma unico. Esso concentrerà i fondi su tre obiettivi chiave. Sosterrà la posizione dell’UE in testa alla classifica mondiale nella scienza, con un bilancio assegnato di 24,6 miliardi di euro, compreso un aumento pari al 77% dei finanziamenti al Consiglio europeo della ricerca (CER) la cui missione è riuscita pienamente. Contribuirà ad affermare il primato industriale nell’innovazione con un bilancio pari a 17,9 miliardi di euro, che comprende un investimento sostanzioso - pari a 13,7 miliardi di euro - nelle tecnologie di punta, nonché più ampio accesso al capitale e sostegno alle PMI. Infine, 31,7 miliardi di euro saranno dedicati ad affrontare i principali problemi comuni a tutti gli europei, ripartiti su sei temi di base: sanità, evoluzione demografica e benessere; sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, ricerca marina e marittima e bioeconomia; energia sicura, pulita ed efficiente; trasporti intelligenti, verdi e integrati; interventi per il clima, efficienza delle risorse e materie prime; società inclusive, innovative e sicure. La proposta della Commissione sarà ora discussa presso il Consiglio e il Parlamento europeo ai fini dell’adozione entro la fine del 2013.
(Fonte: A. Poggi federalismi.it 18-04-2012)
 
SPAGNA. RIFORMA UNIVERSITARIA PDF Stampa E-mail

Un Decreto Legge Reale introduce nuovi meccanismi di fissazione delle tasse universitarie, di stima e valutazione della spesa pubblica destinata al sistema di educazione offerto dalle comunità autonome. Queste avranno il compito di attuare il nuovo assetto normativo delineato dal Decreto, facendo riferimento alla propria situazione finanziaria. Per l'istruzione superiore, il Decreto ha determinato che il costo della prima tassa d'iscrizione dovrà oscillare fra il 15% e il 25%, percentuale maggiore di cinque punti rispetto al sistema precedente. Ogni comunità autonoma stabilirà tale importo in base al livello del proprio deficit. Così facendo, l'aumento annuale massimo delle tasse dovrebbe essere pari a un massimo di 540 euro. L'aumento previsto supererà il 50% per almeno il 66% del totale degli studenti, che attualmente pagano tra i 700 e i 1400 euro all'anno d'iscrizione (ovvero un 16% del costo totale di un corso completo, che oscilla fra i 5.000 e i 7.000 euro). Per quelli che dovranno ripetere l'anno, l'aumento sarà superiore. La modifica sarà applicabile solo a coloro che accederanno all'università dal prossimo anno accademico e sarà strutturato in questo modo: una prima tassa standard; una seconda tassa d’importo oscillante fra il 30 e il 40% del costo totale del corso; nel caso di una terza tassa, l'importo oscillerà fra 65 e il 75% del costo totale; e se ci fosse necessità di una quarta tassa, l'importo dovrebbe oscillare fra il 90 e il 100% del costo, ovvero circa 6.000 euro (costo medio totale di un corso universitario).
Altre misure riguardano: la razionalizzazione dei corsi di studio (attualmente quasi il 30% dei corsi universitari partono con meno di 50 studenti, numero minimo che garantisce un riscontro economico all'università per garantire la sopravvivenza del corso); la necessità che i professori universitari si dedichino anche alla ricerca (il ministero ritiene che solo il 50% dei professori si dedichi alle due attività che competono loro, insegnamento e ricerca); incorporare, all'interno del sistema universitario, il principio della stabilità finanziaria di ogni Ateneo e implementare un sistema punitivo per i casi di violazione di questo principio.
(Fonte: El País 20-04-2012; D. Gentilozzi, rivistauniversitas 24-04-2012)

 
REGNO UNITO. ACCESSO A PROFESSIONI E PUBBLICO IMPIEGO PDF Stampa E-mail

Nel Regno Unito e nei paesi anglosassoni la laurea non ha valore legale: il riconoscimento e la garanzia del percorso di studi non sono svolti da un ministero, ma da agenzie indipendenti, spesso finanziate da università e dallo stato, senza però entrare nel dettaglio di come i singoli corsi di laurea debbano essere organizzati. In Inghilterra è la QAA, Quality Assurance Agency for Higher Education, a fissare una serie di criteri minimi per l’emissione di titoli di studio. Negli Stati Uniti le agenzie di accreditamento sono molteplici e a loro volta accreditate dal governo federale o dal Council for Higher Education Accreditation. Nei casi di lauree professionalizzanti (medicina, legge, ingegneria) i percorsi di studio sono concordati anche con le associazioni dei professionisti (i Bar o l’American Medical Association, la Law Society inglese, eccetera). Nel Regno Unito per l’accesso ad alcune professioni è richiesto un titolo triennale (sei anni per medicina) conseguito presso un’università accreditata o un corso annuale di conversione (per esempio, legge). Nella maggior parte dei casi, tuttavia, non è richiesto alcun titolo specifico (per esempio, i giornalisti) e gran parte dell’educazione alla professione (per esempio, avvocatura o contabilità) avviene all’interno della professione stessa attraverso contratti di apprendistato di due o tre anni. Si tratta di apprendistati pagati e generalmente con la prospettiva di continuare il rapporto anche dopo aver ottenuto la qualifica. In breve, i profili d’ingresso per i giovani nelle professioni più remunerate sono molto ampi, ma visti i costi di formazione le aziende sponsorizzano un numero limitato di praticanti.
Anche per i concorsi pubblici inglesi (civil service) l’unico requisito è un qualsiasi titolo triennale e candidati con background non tipico (scienziati o umanisti) sono incoraggiati a partecipare. Sebbene esistano concorsi specifici per economisti o giuristi, la gran parte della dirigenza pubblica (il fast-stream) è reclutata attraverso concorsi generalisti e attitudinali, in cui l’unico criterio d’accesso è aver ottenuto una first class (1) o upper second (2.1) come voto di laurea, fascia che comprende circa il 40 per cento dei laureati. Proprio perché i criteri d’accesso sono molto ampi, diventa importante l’università di provenienza ma, soprattutto, la preparazione attitudinale che l’università ha fornito e il percorso di studi individuale dei candidati.
(Fonte: U. Marengo, lavoce.info 20-04-2012)

 
REGNO UNITO. PRESTITI AGLI STUDENTI UNIVERSITARI PDF Stampa E-mail
  • Emanazione del Rapporto Browne (Independent Review of Higher Education Funding and Student Finance) il 12 ottobre 2010;
  • approvazione della riforma universitaria il 9 dicembre 2010 alla Camera dei Comuni e il 15 dicembre alla Camera dei Lords;
  •  liberalizzazione delle tasse universitarie concedendo la possibilità di alzarle a tutti gli Atenei nella misura di max. 9.000 sterline. Tuttavia le Università che scelgono tale opzione dovranno dimostrare che il numero di studenti più svantaggiati iscritti sarà cresciuto;
  • assenza di criteri di merito per l’accesso al sistema;
  • anticipo dei costi sostenuti dagli studenti per le spese di istruzione universitaria a carico dello Stato;
  • supporto di 3.750 sterline annue per le spese di vitto e alloggio (incrementate a 6.000 per studenti la cui famiglia ha reddito inferiore a 60.000 sterline);
  • supporto massimo annuo fissato in circa 11.500 sterline;
  • rimborso del debito basato sul reddito attraverso il prelievo fiscale solo in caso di raggiungimento di un reddito superiore a 21.000 sterline nella proporzione del 9 per cento sui redditi eccedenti tale soglia;
  • tasso di interesse base pari al tasso di inflazione (tasso aumentato del 3 per cento nel periodo degli studi; tale incremento sarà variabile in relazione all’ammontare dei redditi conseguiti);
  • write off di ogni porzione di debito non rimborsata entro i 30 anni;
  • amministrazione del sistema demandata all’Agenzia governativa Student Finance;
  • regolazione complessiva del sistema affidata all’Higher Education Council, organismo indipendente dal Governo che monitorerà sull’effettiva realizzazione degli interessi degli studenti e sull’effettuazione di investimenti finalizzati a migliorare l’istruzione universitaria.
(Fonte)
 
REGNO UNITO. FAVORITISMO ACCADEMICO PDF Stampa E-mail
Nelle università del Regno Unito anche se il familismo è quasi assente, il favorire persone della propria scuola è molto comune, forse anche più che in Italia. Il processo di favoritismo è avvantaggiato dal fatto che l’assegnazione di posti accademici sia completamente decentralizzata e il dipartimento ha molto potere nella loro assegnazione. Basta fare una ‘job specification’ adeguata e risulta che il nostro studente preferito è l’unico che risponde a quei criteri che io stessa – come capo dipartimento – ho stilato. Si può andare più in là: se per caso c’e’ un altro candidato che sembra rispondere a quei criteri ed ha più pubblicazioni o esperienza di insegnamento, si può fare sempre una ‘creative short list’. Ciò allo scopo di evitare imbarazzi e problemi in sede di discussione finale del concorso dove siedono anche membri di altri dipartimenti nonché rappresentanti del dipartimento delle risorse umane della stessa università. La short list (rosa finale dei candidati) viene fatta nel dipartimento e solo i candidati nella rosa finale saranno intervistati da tutto il comitato finale. Quindi basta eliminare dalla short list candidati troppo vicini e competitivi con il candidato preferito e mettere candidati bravi ma non rispondenti ai criteri di selezione, e il gioco è fatto: il mio studente/collaboratore avrà il posto.
(Fonte: G. Ietto Gillies, roars 24 aprile 2012)
 
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