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UN’OPINIONE SULLE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE OGGI PDF Stampa E-mail

“Mai come negli ultimi anni, in Italia, proliferano RIVISTE. Che, tuttavia, spesso, sono condannate all’irrilevanza e non hanno ambizione a incidere nel discorso pubblico. Si tratta di periodici senza circolazione, governati dalla lobby dei peer reviewers, concepiti per soddisfare le esigenze di professori e di giovani ricercatori che, per accedere e per avanzare nella carriera, sono costretti a pubblicare «a getto», frettolosamente, sulle cosiddette RIVISTE DI FASCIA A articoli di breve respiro, iperspecialistici, privi di originalità, specchio di una concezione utilitaristica e notarile del sapere, fondata su procedure standardizzate. Per non soccombere alla pesantezza del quantitativo, occorrerebbe ripensare i criteri di giudizio. Reagire a un sistema al collasso. Fermare il mercato delle riviste. E finalmente tentare di combinare libertà di ricerca e valutazione. Sperimentando metriche capaci di riconoscere la qualità di contributi che richiedono tempo, dedizione, ipotesi. Non destinati a finire come i libri bruciati, in una sequenza di Fahrenheit 451 di Truffaut”. F: V. Trione, CorSera Opinioni 09.07.24.