LA SCIENZA CINESE HA SOPRAVANZATO QUELLA OCCIDENTALE? |
Alla domanda, G. Pacchioni su Il Mulino (10.07.24) risponde con una nota di cui val la pena sintetizzare le parti più interessanti. I ricercatori cinesi pubblicano più lavori nelle riviste scientifiche più prestigiose dei loro colleghi americani o europei messi insieme. In campi come la fisica e la chimica più del 70% degli articoli più citati provengono da autori cinesi. Venti anni fa i lavori a elevato impatto prodotti negli Stati Uniti erano venti volte quelli cinesi, ma nel 2022 la Cina ha superato il concorrente americano su questo indicatore. Secondo alcuni ranking internazionali, ci sono sei o sette università cinesi nelle prime dieci al mondo con le università di Shanghai e Pechino allo stesso livello dei classici Cambridge, Harvard o Eth di Zurigo. I settori scientifici su cui si concentrano gli sforzi maggiori sono nel campo della crittografia, delle tecnologie quantistiche, dei materiali avanzati, della genetica, delle neuroscienze, tutti temi di importanza strategica per un Paese che mira a dominare il mondo. Per non parlare dell’Intelligenza artificiale, dove la Cina produce circa il 40% di tutti i lavori, contro il 10% degli Stati Uniti e il 15% dell’Europa. Nei primi vent’anni di questo secolo la spesa in ricerca e sviluppo in Cina è cresciuta di sedici volte in termini reali, le università si sono moltiplicate e hanno elevato la propria qualità. Strumentazioni e tecnologie, che vent’anni fa erano un miraggio, oggi sono a disposizione di ogni laboratorio. I salari per chi torna in madrepatria sono divenuti principeschi, rendendo il rientro una opportunità eccezionale per molti giovani ricercatori cinesi. La scienza cinese è molto orientata all’applicazione dei risultati, una caratteristica che è propria di tutta la scienza asiatica. Secondo l'“Economist” la Cina vanta il rilevatore di raggi cosmici ad altissima energia più sensibile del mondo, il generatore di campo magnetico stazionario più potente del mondo e presto disporrà di uno dei rilevatori di neutrini più sensibili al mondo. La Cina produce più brevetti di ogni altro Paese. Nell’attuale scenario l’Occidente mantiene ferma la propria egemonia soprattutto nel settore della biologia e della medicina. F: G. Pacchioni, Il Mulino 10.07.24. M. Di Giulio, agendadigitale.eu 27.09.24. |