NEGLI ULTIMI ANNI LE ISCRIZIONI ALLE UNIVERSITÀ TELEMATICHE SONO CRESCIUTE NOTEVOLMENTE. LE INFORMAZIONI NECESSARIE PER VALUTARNE RUOLO E QUALITÀ DELL’INSEGNAMENTO |
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C'è chi dice che le università telematiche svolgano un ruolo suppletivo dell'offerta pubblica perché si rivolgono alle famiglie più povere, azzerando i costi di mobilità, oppure ai lavoratori-studenti, offrendo una organizzazione più flessibile dell'insegnamento basato sulla didattica a distanza. Per contro c'è chi sostiene che le università telematiche "vendano" i titoli di studio universitari, offrendo una formazione di qualità più bassa a un prezzo più alto, grazie alla semplificazione dei contenuti e alla minor selettività agli esami. Questo aspetto è più difficile da acclarare, perché richiederebbe una misurazione della qualità della formazione impartita attraverso la somministrazione di test sulle competenze all'ingresso e all'uscita, grazie ai quali sarebbe possibile misurare il valore aggiunto di una istituzione formativa. E' indubbio che le università telematiche abbiano oggi un rapporto studenti/docenti molto superiore a quello delle università ordinarie, grazie al trattamento di favore offerto dai diversi ministri dell'Istruzione e dell'Università dell'ultimo decennio, con il ripetuto posticipo dell'adeguamento ai requisiti di docenza. Le visite di quality assessement condotte dalle Cev (commissioni esperti della valutazione) nominate dall'ANVUR segnalano valori inferiori relativi alla organizzazione della didattica. F: lavoce.info 13.09.23.
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