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UN TENTATIVO DI MIGLIORARE LA SELEZIONE PER L’ACCESSO AL CDL MEDICINA, LA RIFORMA MESSA. TUTTE LE NOVITÀ SUI TOLC 2023 PDF Stampa E-mail

È già entrata in vigore una prima riforma che ha parzialmente modificato le modalità di partecipazione alla selezione per i corsi di laurea in Medicina e le Scuole di specializzazione. Con il nuovo sistema TOLC MED (Test on line), le prove si svolgeranno in due sessioni distinte durante i prossimi dodici mesi: Una prima finestra è prevista ad aprile e, nello specifico, nel periodo compreso tra il giorno 13 e il giorno 22; una seconda finestra è stata inserita a luglio e, precisamente, nel periodo compreso tra il giorno 15 e il giorno 25. Una scelta voluta per evitare sovrapposizioni con lo svolgimento delle prove di Maturità. Invece, per l'anno accademico 2024-2025 i periodi delle sessioni di svolgimento dei test saranno a febbraio e aprile 2024. Le date precise verranno stabilite da ciascuna università. Una volta sostenuti i test i candidati potranno scegliere – nel tempo a disposizione – il punteggio migliore tra quelli conseguiti nelle due sessioni ai fini dell'immatricolazione così da poter poi indicare, in ordine di preferenza, le sedi per cui intendono concorrere. I candidati potranno inserire la domanda con le proprie opzioni dal 31 luglio 2023 e fino al 24 agosto 2023, alle ore 15.00, attraverso il portale Cineca. La pubblicazione della graduatoria nazionale è prevista per il 5 settembre 2023.
Dal ministero fanno sapere che è intenzione del ministro anche capire come funziona questo sistema che debutterà il 13 aprile. Sempre dai tecnici del ministero dell'Università arriva la rassicurazione per gli studenti del quarto anno delle superiori - che si cimenteranno nelle prove in vista del 2024 - ad iscriversi alla prova senza temere soluzioni che rendano vano il loro sforzo. Infatti l'ipotesi più probabile allo stato è quella di un ulteriore allargamento della platea di studenti ammessi più che la rimozione del numero chiuso tout court che rischierebbe di mettere in crisi le università per mancanza di spazi, di professori e di risorse adeguate a reggere l'urto di 60 mila matricole.
Non sembra più sul piatto l'ipotesi di posticipare la tagliola e dunque l'esame di ammissione alla fine del primo anno in una sorta di sistema alla francese (vedi la nota precedente in merito) italianizzato che piace ancora a qualche demagogo della riforma, anche se non elimina il numero chiuso, ma sposta in avanti di un anno la selezione. (F: quifinanza.it 28.01.23)