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“CHE LE NUOVE RINNOVABILI, SOLARE ED EOLICO, POSSANO DIVENIRE DOMINANTI NEL GIRO DI POCHI DECENNI È DIRE COSA IMPOSSIBILE, MA FUNZIONALE A SOSTENERE POLITICHE A FAVORE DI QUESTE RISORSE E DEI SUOI PRODUTTORI” PDF Stampa E-mail

L'industria automobilistica tradizionale (nella sola Europa 11 milioni di occupati) difficilmente potrebbe riconvertirsi alla sola auto elettrica in tempi così brevi come deciso dalla Commissione europea affinché siano proibite le vendite di auto diesel, a benzina e anche ibride entro il 2035. Con la conseguenza di dover dipendere da altri Paesi, specie la Cina, che detiene un controllo molto maggiore di queste tecnologie e soprattutto delle materie prime e dei materiali critici necessari alla mobilità elettrica e anche alla produzione di nuove risorse rinnovabili, solare ed eolico in primis. Risultato: l'Europa verrebbe a dipendere dalla tecnologia e dall'industria manifatturiera cinese, sostituendo così alla dipendenza dal petrolio e dal metano esteri — prodotti e venduti da un gran numero di paesi — una dipendenza molto più critica dal quasi monopolio della Cina. Con una perdita netta di sovranità. (F: A. Clò (già ordinario di Economia applicata all'università di Bologna), Problemi e conseguenze della transizione energetica. La città del 2° rinascimento 95, 12, 2021).