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VERSO UNA FORMAZIONE TERZIARIA NON UNIVERSITARIA DI LIVELLO EUROPEO PDF Stampa E-mail

Autore: Federico Butera. Studi organizzativi n. 1, 191-211, 2021.
Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) assicurano l'80% di occupabilità dopo un anno e creano competenze essenziali per l'innovazione delle imprese e delle organizzazioni. Gli ITS in Italia oggi contano 19.000 allievi contro i corrispondenti 900.000 della Germania. Il Piano Next Generation EU prevede un investimento di un miliardo e mezzo di euro con due requisiti: a) garantire un aumento esponenziale degli allievi, outcome che sarà monitorato dagli organi comunitari; b) avviare una riforma organica del sistema ITS, svolta in rapporto ai sistemi di istruzione tecnica e di formazione terziaria universitaria. L'articolo formula diagnosi e proposte su tre linee di azione: a. La formulazione di una legge quadro predisposta dal Parlamento con il supporto del Ministero dell'Istruzione. Ad esso faranno seguito una serie di provvedimenti attuativi per la riorganizzazione analitica del sistema; b. La redazione di un piano di investimento (o "piano industriale") a cura del Ministero dell'Istruzione; c. Un percorso di realizzazione, ossia un programma di "change management strutturale", coordinato dal Ministro dell'Istruzione con cui promuovere un Patto per l'Istruzione Tecnica Superiore coinvolgendo gli altri Ministeri, le Regioni, le parti sociali. (F: Abstract dell'autore)