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DOTTORATO. STATISTICHE EUROSTAT E ISTAT. RIFORMA DELLA DISCIPLINA DEI DOTTORATI. DOTTORATI INNOVATIVI PDF Stampa E-mail

In Italia il numero di dottorati di ricerca conseguiti è attualmente tra i più bassi nella UE, con una costante riduzione negli ultimi anni (circa 40% in dieci anni tra il 2008 e il 2019). Secondo le statistiche armonizzate di EUROSTAT, in Italia solo 1 persona su 1.000 nella fascia di età da 25 a 34 anni completa ogni anno un corso di dottorato, rispetto a una media UE di 1,5 (2,1 in Germania). L'ISTAT rileva, inoltre, che quasi il 20% delle persone che completano ogni anno un dottorato di ricerca si trasferisce all'estero, mentre chi rimane in Italia soffre di un profondo disallineamento tra l'alto livello di competenze avanzate che possiede e il basso contenuto professionale che trova sul lavoro. Nelle intenzioni del governo c'è di riformare, attraverso un Decreto Ministeriale entro il 2021, la disciplina dei dottorati di ricerca, semplificando le procedure per il coinvolgimento di imprese e centri di ricerca (aprendo i percorsi al coinvolgimento di soggetti esterni all'università), nonché di finanziare l'ampliamento del numero delle borse per i dottorati di ricerca e per i dottorati collegati alla qualificazione dell'azione della pubblica amministrazione e nel campo dei beni culturali. La riforma mira, infatti, a rafforzare le misure dedicate alla costruzione di percorsi di dottorato innovativo, non finalizzati alla carriera accademica, che serviranno ad aumentare l'efficacia delle azioni delle Amministrazioni pubbliche. In collaborazione con il Dipartimento della Funzione Pubblica, sono previsti 3.000 dottorati in più, attivando tre cicli dal 2021, ciascuno dotato di 1.000 borse di studio. (F: G. Ruggiero, agenda digitale 01-05.21)