Home 2010 12 Ottobre CUN. La progressione di carriera dei ricercatori
CUN. La progressione di carriera dei ricercatori PDF Stampa E-mail
“Sui temi di reclutamento e progressione di carriera, il Cun non può non segnalare, con preoccupazione, il rischio di un ennesimo blocco pluriennale dei concorsi”. E’ quanto affermato dai rappresentanti del Consiglio Universitario Nazionale ascoltati oggi in audizione in Commissione Cultura in merito alla riforma dell’Università. “Per quanto riguarda il meccanismo concorsuale proposto nel ddl, il Cun è stato tra i primi a proporre una formula di abilitazione nazionale a lista aperta che, come detto, deve giovarsi di un meccanismo semplice e flessibile. Il Cun ritiene innovativo, anche se migliorabile, il sistema di reclutamento dei ricercatori a tempo determinato destinati, dopo una adeguata valutazione, ad un reclutamento diretto come professori associati. Su questo punto molto delicato tre sono le principali obiezioni di cui il legislatore deve tenere conto: - la prima è che la stessa opportunità deve essere riservata ai ricercatori attualmente in servizio; - la seconda che, anche su questa formula di reclutamento diretto, debba essere posto un attento monitoraggio, per cui, ancora una volta, il Cun si candida ad organismo deputato ad una verifica; - la terza e maggiore perplessità è data dall’esigenza di un adeguato finanziamento. Infatti, da una stima realistica del numero di posti di professore di seconda fascia necessari a dare un’opportunità di carriera alle migliaia di ricercatori di valore attualmente in servizio e a quelli che si presenteranno al termine del periodo svolto a tempo determinato è evidente la necessità di un importante finanziamento straordinario ad hoc. Tale piano dovrà inoltre tenere conto del necessario equilibrio tra le fasce di docenza, garantendo un’adeguata progressione di carriera verso la fascia degli ordinari.   (CUN in audizione su riforma università, Agenparl 23-09-2010)