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HORIZON2020. UN BILANCIO TRACCIATO DA NATURE: SUCCESSO GLOBALE, DISUGUAGLIANZE REGIONALI PDF Stampa E-mail

A fine dicembre 2020 si è chiuso il programma settennale dell'Unione Europea Horizon2020, che ha distribuito circa 60 miliardi di euro ai ricercatori del continente. Nature ne ha tracciato un bilancio, dal quale emergono elementi per affrontare il nuovo piano, operativo da quest'anno, che vedrà una dotazione di oltre 95 miliardi. Più di 150 mila scienziati hanno partecipato al programma, che nel complesso ha prodotto almeno centomila articoli su riviste peer review e circa 2.500 domande di brevetto. Ma il successo globale, che secondo la Commissione produrrà dai 400 ai 600 miliardi di euro di ricadute economiche, nasconde serie disuguaglianze regionali. Le economie più forti (Germania, Regno Unito pre Brexit e Francia) si sono aggiudicate 22 miliardi, quasi il 40 per cento dei fondi. E anche piccoli Paesi con un sistema della ricerca ben organizzato come Svezia, Danimarca e Paesi Bassi hanno avuto finanziamenti cospicui, in proporzione alla popolazione. I Paesi dell'Est invece sono rimasti a secco. Ad aver ospitato il maggior numero di progetti è stato il Regno Unito, seguito da Germania e Francia. L'Italia, al contrario, ha visto svolgersi entro i suoi confini meno della metà dei progetti presentati da ricercatori italiani, mentre pochissimi stranieri hanno sfruttato i loro fondi da noi. (F: M. Cattaneo, il venerdì di Repubblica 15.01.21)