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IL CREDITO AGLI STUDENTI UNIVERSITARI NEI PAESI EUROPEI PDF Stampa E-mail

Per pagare gli studi l'indebitamento rimane in Italia una pratica di scarso impiego anche perché lo Stato non può erogare direttamente l'importo ma può fare soltanto da garante. Secondo un rapporto di Eurydice i prestiti universitari agevolati dallo Stato esistono in due-terzi dei Paesi europei e sono un tipo di supporto molto meno utilizzato rispetto alle borse di studio. Inoltre, anche nei Paesi dove questi prestiti sono presenti, la loro frequenza di uso varia ampiamente. Sono molto diffusi nel Regno Unito e in Olanda (dove rispettivamente più del 90% o intorno al 50% degli studenti universitari ne fanno uso), e molto rari in Italia o in Francia (meno dell'1%).
Nel Regno Unito, questo tipo di prestito copre completamente le tasse universitarie a prescindere dal reddito, e viene ripagato a un tasso fisso del salario guadagnato dopo la laurea. Anche gli studenti olandesi possono usufruire di prestiti statali a condizioni favorevoli: l'ammontare del prestito dipende dal reddito famigliare e l'importo da ripagare è commensurato al reddito guadagnato dallo studente dopo la laurea, con tassi di interesse bassissimi (0% nel 2018). In entrambi questi Paesi, se lo studente non supera una certa soglia di reddito dopo gli studi, non deve ripagare il debito. La Germania ha un sistema particolare (nome in codice BAföG), che è per metà una borsa di studio, e per metà un prestito a interesse zero.
In Italia o in Francia non si possono richiedere prestiti erogati dallo Stato, ma solo farsi garantire dallo Stato un prestito preso in banca. In entrambi questi Paesi, i "prestiti d'onore" richiesti alle banche partner di questo programma vengono garantiti per il 70% da un fondo pubblico. Quest'opzione non è quindi paragonabile a un sistema dove il pubblico eroga direttamente il prestito, addossandosi completamente il rischio dell'investimento, e offrendo delle condizioni di rimborso del prestito molto favorevoli, per esempio legate al reddito recepito dallo studente dopo gli studi. (F: corriereuniv.it 15.12.20)