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ISCRITTI ALL’UNIVERSITÀ PROVENIENTI DALL’ESTERO PDF Stampa E-mail

In Italia solo il 5,6% degli iscritti all'università viene dall'estero. Media EU 9%, in UK 18,3%, in Germania 10%. Croazia e Grecia sono gli stati membri con la quota più bassa di iscritti agli atenei provenienti dall'estero (3%) seguiti da Spagna e Polonia (4%).
Per la laurea magistrale media EU 13,6%, in Italia 5,8%, in UK 34,6%, in Germania 15,6%, in Francia 12,1%. Segni di miglioramento a Milano e a Bologna. Al Politecnico di Milano le immatricolazioni a Ingegneria hanno avuto un più 2%, che diventa un più 10% fra gli studenti internazionali. Anche all'università di Bologna il CdL in Medicina è stato indicato come prima scelta da 4.464 studenti contro i 3.615 del 2019; e a Medicina in inglese anche meglio: 1.416 contro 1.281..
Nel dottorato l'Italia s'avvicina alla media EU: 16,1%, in EU 22,0% in Germania 11,9%, in UK 41,5%, in Francia 38,2%.
Gli studenti provenienti dall'estero sono in Italia anche meno che in Paesi che certo non presentano il vantaggio di una lingua universale come l'inglese, ovvero la Germania, dove sono solo il 10% gli studenti che vengono da fuori.
Ricordiamoci, tra l'altro, che gli iscritti all'università in Italia sono già in partenza un numero inferiore che altrove: nel 2018 gli iscritti nei nostri atenei erano 1,9 milioni, contro i 2,05 della Spagna, che ha meno abitanti, i 2,6 della Francia, i 2,5 del Regno Unito e i 3,1 della Germania (F: Eurostat 09.09.20)