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CASSAZIONE. AI RICERCATORI PRECARI SPETTA LA STESSA ANZIANITÀ E PROGRESSIONE STIPENDIALE DEI RICERCATORI DI RUOLO PDF Stampa E-mail

Il lavoratore precario che ha lavorato per la stessa amministrazione in un arco temporale con diversi contratti a tempo determinato non può essere trattato in maniera deteriore rispetto al lavoratore assunto a tempo indeterminato. Vale il contrario solo se sussistono ragioni oggettive che giustificano la disparità. A ribadire questo assunto è la Sezione lavoro della Cassazione con l'ordinanza 7705, depositata il 6 aprile 2020, in relazione alla richiesta di riconoscimento dell'anzianità e della progressione stipendiale di alcuni ricercatori a tempo determinato. (F: S24 08.04.20)