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STRALCIO DI UN ARTICOLO DIFFAMATORIO SULL’UNIVERSITÀ PDF Stampa E-mail

"Una delle caratteristiche dell'università pubblica italiana è la corruzione che nasce, in misura preponderante, dalla mancanza di senso dello Stato dei suoi professori. Per decenni, molti concorsi universitari sono stati truccati o pilotati, e questo contribuisce a spiegare perché, in Italia, ci siano oggi centinaia di ricercatori e di professori universitari con profili scientifici bassi - secondo i criteri che vigono nelle più importanti università del mondo - e privi di internazionalizzazione. Per verificarlo, basta fare un giro sui siti internet delle università italiane e cliccare sui profili di tanti rettori, direttori di dipartimento e professori di ogni grado. Questa è una delle ragioni per cui i ricercatori universitari guadagnano così poco. Siccome la società italiana intuisce che l'università è corrotta, non s'indigna per il fatto che un ricercatore universitario bravissimo guadagni 1500 euro al mese, come la ricercatrice precaria che ha isolato il coronavirus".
Commento. Su Il Messaggero dello 08/02 un articolo di A. Orsini (vedi sopra uno stralcio) diffama con veementi accuse di corruzione l'università pubblica e i professori universitari, senza un nome, un dato, un riferimento a sentenze. Qui invece il riferimento al diffamatore c'è: aorsini@luiss.it. (PSM)