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LAUREATI E DIPLOMATI. QUANTI LAVORANO A 3 ANNI DAL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO. CONFRONTO CON L’EUROPA PDF Stampa E-mail

Secondo l'ufficio statistico europeo (EUROSTAT) nel 2018 in Italia il 59,8% dei laureati lavora a tre anni dal conseguimento del titolo di studio. Si tratta quindi di quasi sei laureati su 10, troppo poco rispetto alla media europea. Infatti, nonostante la percentuale dei laureati italiani che lavorano sia aumentata del 10% rispetto al 2014, tuttavia la media europea che si attesta invece all'83,5% rimane lontanissima. Proprio per questo quando si analizza il connubio laurea-lavoro, l'Italia si posiziona al penultimo posto in Europa.
In base ai dati aggiornati dall'Eurostat, il 40,2% dei laureati italiani non riesce a trovare lavoro nei tre anni che seguono il conseguimento del titolo di studio. Un altro dato molto importante che penalizza la percentuale italiana riguarda quello delle quattro aree dell'Unione Europea dove i laureati che lavorano sono meno di un terzo. Infatti da quanto analizzato da Eurostat, tre di queste aree sono tre regioni del Sud Italia: Sicilia, Basilicata e Calabria. Nella prima i laureati che lavorano si attestano al 27%, nelle altre due al 31%. La quarta area è invece una regione della Grecia centrale: Sterea Ellada. Qui la percentuale dei laureati che lavorano si aggira intorno al 32%.
Secondo i dati dell'Eurostat nel Bel Paese la percentuale dei diplomati che lavora a tre anni dalla maturità si attesta a circa il 10% in meno rispetto a quella dei laureati, ossia 48,9%.
Anche in questo caso anche se la percentuale risulta in crescita del 12% rispetto a quella che del 2014, tuttavia il divario con gli altri Paesi europei rimane abbastanza importante. In UE infatti la percentuale di diplomati che lavorano a tre anni dal conseguimento del titolo si attesta al 76,5%.
(F: M. Carrà, Money 18.11.19)