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LA FUTURA AGENZIA NAZIONALE PER LA RICERCA (ANR) PDF Stampa E-mail

Il disegno di legge di bilancio per il 2020 interviene massicciamente sulla governance pubblica. Introducendo, accanto all'ANVUR, una nuova Agenzia: l'ANR. Una scelta che rischia di duplicare i controlli e, dunque, gli adempimenti a carico dei player dell'innovazione.
Il Direttore e cinque componenti su otto del consiglio direttivo della futura agenzia nazionale per la ricerca (ANR) saranno di nomina politica, secondo la più recente bozza del "Disegno di legge di bilancio per il 2020″, che all'Art. 28 ((Istituzione dell'Agenzia nazionale per la ricerca e altre misure di sostegno alla ricerca e all'istruzione) recita: «Il direttore è scelto dal Presidente del Consiglio dei ministri. Il comitato direttivo è composto da otto membri scelti: due dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, uno dal Ministro per lo Sviluppo Economico, uno dal Ministro della Salute, uno dal Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, uno dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, uno dal Consiglio Universitario Nazionale, uno dalla Consulta dei Presidenti degli enti pubblici di ricerca.» Alla nuova agenzia saranno assegnati 25 milioni di euro per l'anno 2020.
L'ANR prende forma giuridica con una impostazione che rende palese la volontà di sottomettere l'allocazione di risorse destinate a sostenere la ricerca in Italia ai desiderata di un organo decisionale nel quale gli esponenti di nomina politica e i loro suggeritori giocheranno la parte del leone. Un'impostazione che però si rivela dilettantistica e provinciale. Dilettantistica, perché si istituisce un'agenzia i cui compiti si sovrappongono a quelli di comitati (CEPR, CIPE, CNGR) tuttora in vigore, dei cui compiti il governo appare paradossalmente ignaro. Ma anche provinciale, perché il disegno configura una centralizzazione senza adeguati contrappesi che non trova riscontro nelle vicine Francia e Germania.
Diverse per governance e budget, l'ANVUR e l'ANR rischiano di incrociare una prima volta i loro destini già al momento della nomina dei vertici. Visto che 2 degli 8 membri del direttivo dell'ANR sono scelti dal MIUR, che già propone i 7 componenti del direttivo dell'ANVUR. Senza modifiche lo stesso pericolo di collisione si registra anche nelle rispettive missioni istituzionali. L'articolo 28 del Ddl di bilancio assegna infatti alla "nuova" Agenzia il compito di valutare l'impatto dell'attività di ricerca al fine «di incrementare l'economicità, l'efficacia e l'efficienza del finanziamento pubblico nel settore». Chiedendo sì di farlo sulla base dei risultati dell'attività dell'ANVUR, ma senza tenere conto che quest'ultima - per effetto degli articoli 5 e 17 del Dlgs 218/2016 - ha a sua volta il compito di valutare gli enti di ricerca vigilati dal MIUR e di emanare delle linee guida per quelli monitorati dagli altri dicasteri che dovranno pi recepirle.
Infine, che garanzie offre questo Gran Consiglio della Ricerca, l'ANR, che la ricerca scientifica, per quanto sottofinanziata, rimanga quanto meno libera dalle mire del governo di turno, come vuole l'art. 33 della nostra Carta costituzionale? (F: Red.ne Roars 02-11-19; E.B., IlSole24Ore 11-11-19)