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LA CONDIZIONE DEI RICERCATORI EUROPEI PDF Stampa E-mail

Nature ha presentato i risultati di un sondaggio condotto nel 2018 dalla Young Academy of Europe (Yae), un'iniziativa paneuropea che riunisce giovani scienziati e ricercatori da diverse università del vecchio continente. Il questionario fa luce sulle criticità che caratterizzano l'esperienza professionale dei giovani ricercatori. Stress, precariato, burnout: la vita dei dottorandi europei è una staffetta tra incombenze non procrastinabili e borse di studio minime. Secondo i giovani ricercatori, sono quattro i grandi temi da risolvere: la mancanza di tempo, la difficoltà nell'assicurarsi una posizione lavorativa stabile, gli ostacoli che si incontrano nell'ottenere fondi e l'insostenibile mole di lavoro. La ricerca attesta che il 95 per cento dei dottorandi lavora più di 40 ore a settimana; la metà di questi lavora più di 50 ore, una mole di tempo molto maggiore di quella stipulata nei contratti. Queste ore si distribuiscono tra diverse attività. Solo il 30 per cento è dedicato alla ricerca, mentre il 19 per cento è dedicato a supervisione e la stessa percentuale per amministrazione. Il 13 per cento è dedicato alla scrittura, mentre il restante 4 per cento viene speso in altre attività. Ciò significa che due terzi della vita del ricercatore è dedicata a espletare attività che poco hanno a che fare con la ricerca. (Fonte: S. Maccolini, Il Foglio 26-09-19)