Home 2019 16 settembre IN EVIDENZA PROPOSTA DI TESTO DI LEGGE PER SUPERARE IL NUMERO CHIUSO NELL’AREA SANITARIA CON IL “SISTEMA FRANCESE” IN FRANCIA GIÀ RITENUTO "ASSURDO, INEFFICACE, INGIUSTO E OBSOLETO"
PROPOSTA DI TESTO DI LEGGE PER SUPERARE IL NUMERO CHIUSO NELL’AREA SANITARIA CON IL “SISTEMA FRANCESE” IN FRANCIA GIÀ RITENUTO "ASSURDO, INEFFICACE, INGIUSTO E OBSOLETO" PDF Stampa E-mail

Per l'accesso ai corsi universitari dell'area sanitaria è pronta la riforma. A partire dall'anno accademico 2021/2022, stop al numero chiuso per i corsi di laurea in medicina e chirurgia, in farmacia, in odontoiatria e protesi dentaria, chimica e tecniche farmaceutiche, scienze biologiche, biotecnologie. È quanto previsto dalla proposta di testo unificato depositata presso la Commissione Cultura della Camera. Ad annunciarlo è lo stesso relatore, Manuel Tuzi (M5S)
La proposta è di eliminare il meccanismo del numero chiuso con test di accesso, e far sì che gli studenti che richiedono l'iscrizione ai corsi di laurea sopracitati, siano tutti iscritti per il solo primo anno accademico a un'area comune sanitaria che prevede identici corsi ed esami finali. L'ammissione al secondo anno dei corsi di laurea avverrà, poi, come spiegato all'articolo 3 del provvedimento, solo previo superamento di un'apposita prova di verifica, unica per tutti i corsi di laurea e di contenuto identico nel territorio nazionale, sulla base del programma degli studi effettuati nell'area comune sanitaria svolti durante il primo anno accademico, prova volta ad accertare l'attitudine alle discipline oggetto dei corsi medesimi. Per essere ammessi alla prova si dovrà acquisire un numero minimo di crediti formativi attraverso il superamento degli esami dell'area comune sanitaria. Gli studenti che, non avendo raggiunto il punteggio minimo di accesso, non verranno ammessi ai corsi di laurea oggetto della riforma, potranno in ogni caso utilizzare i crediti ottenuti in tutte le altre facoltà di area scientifica per le quali non è previsto l'accesso programmato. (Fonte: quotidianosanità 02-08-19)
Questo nuovo sistema d'accesso è detto "alla francese" ed anche la ministra Giannini aveva proposto di adottarlo. Ma a proposito di questo "sistema francese" vale la pena di leggere quanto è stato scritto su Le Monde dove il sistema è dai francesi stessi giudicato "assurdo, inefficace, ingiusto e obsoleto".
La révolution qui se prépare à l'entrée des études de santé est de taille. Suppression de la première année commune aux études de santé (Paces) d'un côté, suppression du numerus clausus de l'autre, le nombre de places fixé jusqu'ici par l'Etat pour rejoindre les études médicales, sur lequel buttent chaque année près de 80 % des 60 000 candidats ... C'est pour mettre en œuvre, dès la rentrée 2020, cette promesse de campagne d'Emmanuel Macron d'en finir avec un système jugé « inefficace, injuste, et périmé » que le projet de loi « santé » a été bouclé en urgence. Le volet consacré à la réforme de la formation, qui vise à diversifier les profils des futurs médecins, recueille un large consensus dans le monde universitaire et médical. Mais la mise en œuvre d'un système alternatif n'a rien d'évident. « Si nous sommes favorables à la fin du numerus clausus, nous ne connaissons pas les contours du système qui aura vocation à le remplacer, et beaucoup de questions se posent » (Fonte: C. Stromboni, Le Monde 12-03-19)