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UK. A CAMBRIDGE CACCIA ALLE STREGHE, PROFESSORI CACCIATI, CURRICULA RISCRITTI, MONUMENTI RIMOSSI PDF Stampa E-mail

Al St. Catharine's College di Cambridge una famosa campana esposta è stata rimossa dopo i dubbi che fosse stata utilizzata in una piantagione di schiavi. "Mentre facciamo delle indagini più dettagliate sulla provenienza della campana, è stata presa la decisione di eliminarla", hanno detto dal college. La settimana scorsa, Cambridge aveva avviato un'inchiesta senza precedenti della durata di due anni sui suoi legami con la tratta degli schiavi. Alcuni studiosi hanno sostenuto che l'iniziativa non è altro che un omaggio al politicamente corretto. Ha scritto sul Times il docente di Oxford Nigel Biggar: "Cambridge ha stabilito nuovi standard del politicamente corretto con l'annuncio di un'inchiesta sul modo in cui ha tratto beneficio dal commercio degli schiavi". Ma altre cose pazze stanno accadendo a Cambridge da qualche settimana. L'università ha sospeso il ciclo di lezioni di un famoso professore canadese, Jordan Peterson, 48 ore dopo che gli era stato offerto. Alcuni accademici e l'unione studentesca avevano protestato pubblicamente per l'invito rivolto a Peterson, reo di "islamofobia". Priyamvada Gopal aveva twittato: "Jordan Peterson sarà il mio collega? Niente di meglio per dimostrare il nostro impegno per la diversità e la decolonizzazione". Gli studenti avevano affisso una lista di "peccati" commessi da Peterson, come credere che "il privilegio bianco è una menzogna marxista". Poi Cambridge ha ritirato l'incarico a Noah Carl. Trecento professori e accademici di tutto il mondo avevano firmato una lettera aperta che denunciava la sua nomina e ne richiedeva l'immediata cacciata dal celebre ateneo. La "colpa" di Carl è quella di fare ricerca sulla razionalità delle paure dell'immigrazione. Un anno fa, Cambridge aveva anche annunciato l'intenzione dei professori di letteratura inglese di sostituire gli autori bianchi con gli scrittori neri, via gli occidentali e dentro i multikulti, facendo seguito alle proposte avanzate dal personale accademico in risposta alle richieste degli studenti di "decolonizzare" il curriculum. (Fonte: G, Motti, Il Foglio 09-05-19)