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UNIBO. PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE PDF Stampa E-mail

L'Alma Mater di Bologna è nelle top 15 internazionali dei due ranking universitari "verdi": il Times Higher Education (THE) Impact e Green Metric. Partiamo da Green Metric che "giudica" gli atenei in base a sei indicatori: contesto e infrastrutture (come aree boschive o dedicate alla vegetazione nel campus), energia e cambiamento climatico (tra cui uso delle rinnovabili e smart building), rifiuti (organici e inorganici), acqua (sia risparmio che riciclo), trasporti (parcheggi, navette e veicoli a emissioni zero), educazione e ricerca (inteso innanzitutto come corsi e fondi dedicati alla sostenibilità). Il ranking 2018 vede in testa, come l'anno prima, l'ateneo olandese di Wageningen davanti all'inglese Nottingham e all'americana California Davis. Per trovare la prima italiana - UniBo - bisogna scendere al 15° posto. Con altre tre italiane nella top 100: UniTo (47°), Ca' Foscari di Venezia (88°) e Milano Bicocca (98°).
Forte del 9° posto l'Alma Mater esce ancora meglio dal ranking di The Impact. Che esordisce quest'anno e pesa il successo delle università globali nel raggiungimento degli obiettivi Onu di sviluppo sostenibile. In vetta stavolta troviamo la neozelandese Auckland, che precede due canadesi McMaster e British Columbia. Con altri due "volti noti" di casa nostra tra le prime 100: Padova al 16° posto e L'Aquila al 78°.
L'Alma Mater con il progetto Multicampus Sostenibile, che riguarda non solo l'ambiente ma anche l'energia, la mobilità e le persone, ha dato vita anche ad azioni concrete per una risposta ai principi che si sono affermati, negli ultimi anni, sullo Sviluppo Sostenibile, la Green Economy e i 17 Sustainable Development Goals (SDGs) dell'ONU per dettare l'agenda delle principali azioni fino al 2030. (Fonte: IlSole24Ore 27-05-19)