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L’ISTITUTO CENTRALE PER IL CATALOGO UNICO DELLE BIBLIOTECHE ITALIANE E PER LE INFORMAZIONI BIBLIOGRAFICHE (ICCU). PER UNA NUOVA CULTURA DEL DIGITALE PDF Stampa E-mail

A partire dalla sua costituzione, nel 1975, con la nascita del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, come si chiamava allora, l'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU) ha avuto il compito di individuare e segnalare tutti i libri posseduti dalle biblioteche italiane, a partire dalle più grandi o rappresentative.
E' con questo obiettivo che nel 1986, dopo anni di sperimentazione e di studio, nacque SBN, la rete informatizzata di servizi bibliografici nazionali, coordinata dall'ICCU, alla quale sono collegate biblioteche dello Stato, degli enti locali, delle università, della Chiesa e di privati che partecipano alla creazione del catalogo collettivo nazionale in linea gestito dall'Istituto. Questo risultato è stato raggiunto grazie a una strategia di cooperazione tra biblioteche di diversa titolarità amministrativa, a garanzia dello sviluppo di servizi di uguale livello su tutto il territorio nazionale. Nell'intento di migliorare la conoscenza delle raccolte bibliografiche e di semplificarne l'accesso per l'utente, l'Istituto ha promosso e coordinato negli stessi anni anche la realizzazione delle basi dati nazionali relative al censimento dei manoscritti e alle edizioni italiane del XVI secolo.
A supporto dell'attività di catalogazione, l'ICCU ha – come da statuto – la responsabilità di indirizzare, produrre, adattare alla realtà italiana e diffondere le norme, le linee guide e gli standard per la catalogazione delle diverse tipologie di materiali che compongono il patrimonio culturale del nostro paese, e per la loro digitalizzazione per la più ampia fruizione in ambito nazionale e internazionale. Il Transcribathon è un'iniziativa di crowdsourcing promossa da European Foundation al fine di arricchire le risorse già presenti su European 1914-1918 grazie alla trascrizione dei testi e alla geolocalizzazione effettuata dai partecipanti. L'ICCU ha tradotto in italiano le interfacce della piattaforma, le linee guida e il materiale informativo per diffonderlo presso tutta la comunità degli istituti culturali italiani interessati all'uso e al riuso delle risorse digitali a fini didattici. (Fonte: S. Buttò, agendadigitale.eu 16-05-19)