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“È PIÙ FACILE FARE L’ELENCO DELLE COSE CHE NON VANNO TAGLIATE: ISTRUZIONE E CULTURA” PDF Stampa E-mail

Di quello che era il suo piano per tagliare la spesa pubblica – "Ormai ha cinque anni", ricorda il prof. Cottarelli – alcune cose sono state fatte, ma tanto resta comunque da tagliare. "È più facile fare l'elenco delle cose che non vanno tagliate: istruzione e cultura". Per tirarsi fuori dalle secche di una crescita risicata un governo politico dovrebbe a piene mani agire sulla burocrazia che frena la vivacità delle imprese italiane. "La burocrazia sta distruggendo lentamente l'economia italiana – ha attaccato Cottarelli – le nostre imprese hanno spese che le concorrenti estere non hanno". Il costo delle pratiche arriva a "35 miliardi di euro l'anno", niente a che vedere con competitor come Germania o Francia. "Burocrazia – ha aggiunto Cottarelli – significa tempi d'attesa molto lunghi: nel doing business noi italiani siamo al 51esimo posto, abbiamo avanti tutti i paesi avanzati tranne il Belgio. Questo riduce drasticamente gli investimenti". A frenare gli investitori – soprattutto quelli stranieri – si mette anche una tassazione meno attraente rispetto a quella di altre economie e una giustizia che si muove come un bradipo. "Il funzionamento della giustizia civile è fondamentale per un'economia – ha spiegato il professore – In media un processo in Italia dura più di sette anni; in Germania 2 anni e un mese, in Spagna 2 anni e due mesi. In Francia 3 anni e cinque mesi". (Fonte: WIRED 26-05-19)