Home 2019 10 marzo RICERCA RETTORI CONTRO IL PROGETTO DI RIDIMENSIONARE L’ANVUR
RETTORI CONTRO IL PROGETTO DI RIDIMENSIONARE L’ANVUR PDF Stampa E-mail

Alla lettera ai rettori del capo Dipartimento Giuseppe Valditara che rendeva noto agli atenei il progetto del ministero dell'Università e della ricerca di ridimensionare l'ANVUR, di accorparlo all'Invalsi (valutazione scolastica), di togliergli poteri e responsabilità ("un ente inquisitorio che ha imposto la dittatura dell'algoritmo", è la frase del testo diventata logo), molti rettori hanno risposto. Valditara aveva assicurato che la sua lettera era stata ben accolta dai "magnifici dell'università", ma al primo controllo si scopre che le cose non stanno così. Gli atenei del Nord-Est, compatti, hanno difeso l'ANVUR e contestato la proposta di riforma, in alcuni casi con inaspettata durezza. All'inaugurazione dell'Anno accademico il rettore di Ca' Foscari (Venezia), Michele Bugliesi, ha detto: "La valutazione negli ultimi dieci anni è stata una dei cardini della conduzione del sistema universitario italiano e tale deve restare, così come è in tutti i Paesi dove la ricerca e l'innovazione sono strumenti fondamentali di progresso. Per essere efficace la valutazione deve rimanere riferita a soli parametri di qualità e non condizionata da obiettivi politici di redistribuzione delle risorse. Deve rimanere terza rispetto al decisore politico ed essere affidata a un'agenzia indipendente composta da pari, unici soggetti in grado di esprimere pareri competenti e affidabili". Il rettore dell'Università di Trieste, Maurizio Fermeglia, premettendo che le sue considerazioni saranno "severe", ha scritto in risposta: "Il documento risulta molto confuso e affronta il tema a livelli diversi senza approfondirne alcuno. Lancia qua e là affermazioni, a volte anche sbagliate, senza di fatto proporre alcuna soluzione percorribile a fronte delle problematiche, certamente esistenti, relative al processo di valutazione". Il documento "confeziona in diversi punti affermazioni generiche", altre che "si potrebbero facilmente ritrovare nel blog Roars", altre ancora "ovvie per tutti quelli che hanno un minimo di confidenza con la letteratura internazionale sulla valutazione". C'è anche una voce del Sud, nel dibattito sulla valutazione. È quella del rettore dell'Università di Salerno, Aurelio Tommasetti, convinto che "l'esperienza della Valutazione della ricerca abbia avuto un valore strategico per gli atenei meridionali". Scrive Tommasetti: "Ci ha offerto una base e uno stimolo per rinnovare modelli operativi del corpo docente e strategie efficaci per la direzione degli atenei". Ancora, in modo chiaro: "E' necessario conservare questo nucleo centrale di valutazione nazionale, l'autonomia e l'eccellenza dell'Agenzia di valutazione, per potere operare con efficacia e soprattutto avere dati e risultati certificati". La Conferenza dei rettori sta elaborando un documento unitario in risposta alla lettera del capo Dipartimento Valditara e al progetto di riforma della valutazione. (Fonte: C. Zunino, R.it Scuola 25-02-19)